Merlot

Un altro momento molto difficile per la Cantina sociale di Mendrisio

La cooperativa ha i soldi contati ed è in ritardo con i pagamenti della fornitura della vendemmia 2019 - La pandemia e la chiusura di bar e ristoranti stanno mettendo in ginocchio il settore un po’ in tutto il cantone
TIPRESS/GALLI
John Robbiani
29.04.2020 06:00

«Ci rendiamo benissimo conto che il contenuto di questa lettera è di quelli che non avremmo mai voluto scrivere, soprattutto per coloro che traggono gran parte del proprio reddito dalla viticoltura. Ma non possiamo nasconderci dietro una foglia di vite, perché non si può sottovalutare la gravità della situazione e far finta di niente». È così che si chiude la missiva inviata negli scorsi giorni dal Consiglio d’amministrazione della Cantina Sociale di Mendrisio ai suoi soci. Una lettera in cui si conferma che la struttura attraversa un nuovo periodo di crisi. Già in difficoltà nel 2019 - quando si decise di pagare l’uva ai fornitori in due rate - ora l’emergenza coronavirus ha ulteriormente complicato la situazione. La vendemmia 2019 infatti doveva essere saldata, oltre alla rata di dicembre, attraverso altri due pagamenti previsti nel corso di quest’anno (il primo entro fine aprile). Così non sarà. Il Consiglio d’amministrazione ha infatti scritto ai suoi soci dicendo che la rata verrà posticipata a maggio, «attraverso un versamento almeno parziale».

Spese e sopravvivenza

La Cantina sociale, «che deve comunque far fronte al mantenimento della sua operatività», si trova confrontata con una netta diminuzione della liquidità a disposizione. Questo a causa anche e soprattutto dell’emergenza sanitaria, che ha portato alla chiusura in tutta la Svizzera di bar e ristoranti, con un evidente calo delle vendite. E questo - vedasi articolo a lato - avrà ripercussioni anche sulla vendemmia 2020.

Mesi duri per tutti

«La situazione che stiamo vivendo in queste settimane - viene sottolineato nella lettera - avrà ripercussioni importanti anche sulla prossima vendemmia. In una riunione dell’IVVT (Interprofessione della vite e del vino ticinese) dove erano presenti oltre ai rappresentanti della Federviti anche i maggiori vinificatori ticinesi, è emerso che il mercato del merlot, con le scorte nelle cantine e l’andamento in corso, deve ridimensionare di molto il raccolto della vendemmia 2020. Questo per evidenziare la gravità della situazione in cui ci troviamo. Le vendite di vino sono fortemente diminuite e le cantine hanno anche difficoltà a disporre di uno spazio sufficiente per poter accogliere un’ulteriore vendemmia normale».

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