Città

Un assegno da 41 milioni per risistemare le strade di Lugano

Grazie a un’innovativa banca dati la Città ha identificato 29 interventi urgenti da qui al 2040: ora serve la luce verde del Consiglio comunale - La sfida sarà poi passare da un concetto di «manutenzione» a uno di «conservazione»
©Gabriele Putzu
Federico Storni
20.10.2025 06:00

Per gestire il suo patrimonio stradale, Lugano si è dotata ormai da qualche anno del SIS, il Sistema informativo stradale. È una banca dati innovativa in cui confluiscono una serie di informazioni necessarie alle attività dei servizi cittadini e che permette anche di svolgere attività a livello statistico permettendo una valutazione qualitativa di molti aspetti che caratterizzano gli spazi stradali, tra cui l’evoluzione negli anni del loro stato. Se ne parliamo è perché è grazie al SIS, o meglio alle informazioni in esso raccolte e incrociate, che la Città di Lugano ha deciso come spendere oltre 41 milioni di franchi da qui al 2040. L’incrocio di queste informazioni, in particolare quelle relative allo stato delle strade con quelle relative ai volumi di traffico, ha infatti permesso di stilare un elenco degli interventi prioritari su tutto il territorio. Saranno ventinove in tutto, dal più urgente (a Curtina in Valcolla, in prossimità del mappale 449) al meno urgente (via Belvedere a Davesco-Soragno), per costi variabili di caso in caso (il picco, probabilmente anche a livello di disagi stradali, lo tocca via Sorengo, in priorità 10: oltre tre milioni).

Sotto la soglia del 2%

41 milioni sono tanti soldi, ma in questo caso non sono comunque abbastanza. Perché la raccomandazione è che i Comuni investano ogni anno il 2% del valore delle loro strade in manutenzione. Per Lugano significherebbe sedici milioni di franchi l’anno. «Attualmente - si legge nella richiesta di credito all’indirizzo del Consiglio comunale - i nostri investimenti, pur significativi, non raggiungono questa soglia, con conseguenze evidenti sullo stato delle strade». In tal senso buone notizie in futuro potrebbero giungere proprio dal SIS. L’ulteriore sviluppo della banca dati potrebbe infatti permettere di passare da un concetto di «manutenzione» ad uno di «conservazione» degli spazi stradali. Con conseguente diminuzione dei costi Il Municipio la spiega così: «Oggi il SIS propone come prioritari interventi di rifacimento completo della struttura stradale. Con il miglioramento della rete stradale, che si auspica si possa raggiungere nei prossimi anni, il sistema potrà valutare interventi meno invasivi, volti al prolungamento della durata di vita della stessa quali il solo rifacimento dello strato superficiale di asfalto, ottimizzando conseguentemente i costi sostenuti dall’ente pubblico». Una sorta di Minority Report del traffico, volendo ricorrere a un’analogia letteraria.

Anche opere specifiche

Oltre agli interventi proposti, che comporteranno anche le sostituzioni delle canalizzazioni, la richiesta di credito riguarda anche alcune opere stradali specifiche necessarie per interventi altrui. Ad esempio la Città preconizza costi netti di 4 milioni per «la ripianificazione viaria del centro città» durante i lavori su corso Pestalozzi per la rete tram-treno e per la riqualificazione del canale sotterraneo Genzana. In altre parole: la gestione del più importante cantiere stradale cittadino dei prossimi anni. Sarà poi necessario «aprire» diverse strade in zona Lambertenghi per realizzare la nuova rete anergetica e teletermica nell’area. (oneri cittadini previsti: oltre 3,2 milioni). Infine, si è voluto inserire un onere da un milione per risanare le pavimentazioni dei nuclei della Valcolla.

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