Un autosilo nella roccia per fare spazio alla ciclopista

Sarà un Consiglio comunale carico di temi importanti quello in programma il prossimo lunedì a Paradiso. Non solo perché ci sarà da approvare il Consuntivo 2020, che ha chiuso sorprendentemente (data la pandemia) nelle cifre nere per quasi 1,3 milioni (grazie a 7,1 milioni di sopravvenienze d’imposta), ma anche perché il Legislativo dovrà valutare proposte d’investimenti per oltre 14 milioni di franchi. Investimenti che avranno importanti conseguenze sulla mobilità nel Comune e sulla configurazione delle scuole.
Un’opera in venti elementi
Ormai da alcuni anni Paradiso è impegnata in una mastodontica riqualificazione del suo lungolago. Un progetto che comporta la creazione di varie aree verdi, di una passeggiata sul lago e di un nuovo porto, per citare le misure più caratterizzanti. È un’opera suddivisa in venti elementi che impegnerà il Comune ancora per diversi anni e che avrà bisogno di progetti accessori, o di servizio. Fra questi spicca un nuovo autosilo da duecento posti, la cui costruzione permetterà di risolvere alcuni nodi di viabilità.
Sei piani, due interrati
Il nuovo autosilo Conca d’Oro sta per entrare in fase di progettazione. O meglio: a breve il Consiglio comunale dovrà decidere se concedere il credito per progettarlo. Si intende costruirlo al termine della zona edificabile comunale, verso la Forca di San Martino e all’altezza del Lido, e scavarlo parzialmente nella roccia. Potrebbe ospitare duecento stalli ed essere alto 12 metri: i piani saranno sei, di cui uno interrato e uno parzialmente interrato. L’investimento stimato si aggira attorno ai 13 milioni di franchi.
Già diversi anni fa il Comune aveva fatto alcuni passi necessari per inserire la struttura contro e sotto la montagna, in particolare facendo domanda di dissodamento. Domanda che nel 2016 il Tribunale amministrativo cantonale aveva accolto, chiedendo però a Paradiso di pagare quasi 350.000 franchi di compensazione. Paradiso che in tempi recenti ha anche trovato un accordo con il proprietario del terreno per l’esproprio (era l’ultimo ricorso pendente riguardo all’opera) e che potrà ora acquistarlo per centomila franchi tondi.
Largo alle bici
La realizzazione dell’autosilo avrà conseguenze a catena su Riva Paradiso. Innanzitutto sopperirà alla mancanza di posti auto nell’area, tenendo pure conto del progetto di ampliamento del Lido e di quello della creazione del nuovo porto. Poi permetterà di eliminare tutti i posteggi lungo Riva Paradiso, valorizzando ulteriormente la strada e la camminata a lago.
Dove ora ci sono i parcheggi, infatti, il Comune ha intenzione di progettare una pista ciclopedonale che si svilupperà dall’attuale edificio ex Eden sino alla piscina e al futuro autosilo sul lato stradale che dà verso il lago. Pista ciclopedonale che si collegherà a quella prevista verso Melide e che quindi permetterà di collegare Lugano al Mendrisiotto su un tracciato riservato esclusivamente alla mobilità lenta: «Un progetto globale senza dubbio affascinante», sottolinea l’Esecutivo.
Dieci milioni per l’asilo
Un altro tema d’impatto sui tavoli del Legislativo di Paradiso è quello relativo all’approvazione di un credito da 10,7 milioni di franchi per acquistare il piano terra di un edificio di recente costruzione in vicolo Geretta (dove sorgeva l’ex albergo Flora). Gli spazi serviranno, almeno inizialmente, a ospitare la scuola dell’infanzia, che da qualche tempo ha ormai strabordato dalla sua sede storica in via ai Grotti, tanto che due sezioni si trovano negli stabili delle scuole elementari, e di conseguenza lo spazio è poco pure lì.
È da diversi anni che Paradiso sta cercando la quadratura del cerchio nell’ambito dell’edilizia scolastica. Questo perché il Cantone intende realizzare nel comparto Barzaghi un complesso che possa ospitare sia l’asilo, che le elementari, che le medie. Un progetto, però, dai lunghi tempi di realizzazione, e le scuole necessitano già ora di nuovi spazi. Il Municipio ha così cercato diverse soluzioni alternative, fino ad arrivare alla proposta di acquistare gli spazi di un privato. Privato che intende venderli - parliamo di 1.200 metri quadrati - per 10 milioni di franchi: «Un’offerta totalmente inaspettata - si legge nel messaggio: - È un prezzo vantaggioso rispetto a quello di mercato». L’acquisto, se verrà avallato dal Legislativo darà aria alle scuole fino al concretizzarsi del complesso unico proposto dal Cantone.