Monte Generoso

Un cantiere che fa la storia e che allunga la stagione

I lavori che nel corso di quattro inverni hanno interessato la linea a cremagliera sono terminati – L’investimento di 22 milioni di franchi permetterà di garantire l’apertura sull’arco di tutto l’anno – «È un’opera secolare»
© FMG
Lidia Travaini
31.01.2023 16:25

Sono già trascorsi quattro inverni da quando la Ferrovia Monte Generoso (FMG) ha iniziato il totale rinnovo dei suoi binari che ormai vantavano 130 anni di servizio. Da una parte il tempo è volato, a detta degli addetti ai lavori, dall’altra da quel dicembre del 2019 quando è stato dato il primo colpo di piccone è successo di tutto. Tanto da far dubitare che la tabella di marcia potesse davvero essere rispettata. Il rischio di dover lavorare un inverno ulteriore è stato reale, non ha nascosto Viviana Carfì, media e PR manager della FMG, a margine della conferenza stampa organizzata oggi per celebrare il completamento delle opere, o meglio l’assemblaggio dell’ultimo tratto di nuovo binario. «È stato un po’ un lavoro di jonglage – spiega invece utilizzando una metafora la vicedirettrice della FMG Monica Besomi –: con il concatenarsi delle difficoltà e delle incognite di un cantiere di montagna, di più stagioni invernali e quelle di una pandemia globale. Però siamo arrivati al traguardo rispettando costi e tempi e siamo davvero felici». Per quanto concerne i costi l’investimento è stato di 22 milioni di franchi (supportati dal Percento culturale Migros), i tempi invece sono di 4 inverni, sostanzialmente 16 mesi, proprio come 130 anni quando furono posati i primi binari. «I primi due anni c’è stata molta neve e il coronavirus e abbiamo accumulato un po’ di ritardo, poi abbiamo avuto due inverni miti, compreso questo, e abbiamo recuperato del terreno», aggiunge la nostra interlocutrice.

A fare da palcoscenico a questo momento simbolico è stato il cavalcavia a monte della stazione di Capolago, dove inizia la salita dei binari verso la vetta del Monte Generoso. Il tratto di cremagliera più a valle è infatti stato quello risanato per ultimo. In totale i chilometri della linea sono 9, dunque anche i chilometri di sovrastruttura ferroviaria totalmente rinnovati: dalle traversine, alla cremagliera vera e propria, ai binari, ai bulloni, ai sassi che corrono lungo tutto il tratto. «Parte della ghiaia è stata sostituita, ma una parte è stata riutilizzata dopo essere stata lavata con un macchinario apposito, una sorta di lavatrice per i sassi», ricorda come aneddoto Carfì.

Entrando nei dettagli dei lavori, fatti tutti a mano e che hanno visto il coinvolgimenti di aziende locali, dapprima «sono state rimosse 1.400 tonnellate di acciaio e 14 mila tonnellate di vecchia massicciata e sostituite con 2.000 tonnellate di acciaio», ha spiegato Pietro Brenni, capoprogetto del Consorzio di progettazione e direzione Brenni-Wild-Oikos di Mendrisio. «A ciò si aggiungono 7 scambi completi, 13.500 traversine e oltre 8 mila metri cubi di nuovo pietrisco per realizzare il letto di posa del binario. È un'opera secolare».

Nei prossimi mesi, da qui a marzo, saranno eseguiti i lavori finali e i collaudi. L’inizio della nuova stagione turistica è previsto il 25 marzo e si andrà senza sosta fino alla fine di ottobre. Poi si chiuderà, ma solo per un mese circa, perché il 2 dicembre la FMG riaprirà per la stagione invernale. La fine del cantiere consentirà infatti di destagionalizzare l’offerta. Fino alla primavera 2024 trenino, Fiore di pietra e buffet Bellavista saranno aperti tutti i weekend e i giorni festivi.