Lavori

Un cantiere misterioso in cima al Generoso

Da qualche settimana a Melano è spuntata la partenza di una teleferica - Il motivo: in vetta alla montagna la stazione di trasmissione Swisscom sta per cambiare volto
La partenza della teleferica a Melano. © CdT/Gabriele Putzu
Lidia Travaini
Lidia TravainieAnna Riva
29.11.2019 06:00

La sua vista incute spesso timore, o perlomeno rispetto. Tutte quelle antenne su un edificio in vetta a una montagna che può essere considerata l’ultima prima della Pianura Padana possono infatti far pensare a un ruolo strategico e tecnologico di prim’ordine, oggi come nel passato. E il fatto che la utilizzi anche l’Esercito svizzero non fa che aumentare l’alone di mistero che la contraddistingue.

Nessuna richiesta edilizia

Presto però la stazione Swisscom – questo il nome con cui è conosciuta ai più – in vetta al Monte Generoso e a pochi passi dal ben più celebre Fiore di pietra firmato Mario Botta potrebbe cambiare volto, anche se non totalmente. Una delle conseguenze del cantiere – già in corso – che la vede protagonista dovrebbe infatti essere «l’addolcimento» del suo aspetto. Il condizionale è d’obbligo perché l’intervento edilizio iniziato da qualche settimana non è stato preceduto dalla pubblicazione di una classica domanda di costruzione, da depositare nei Comuni su cui sorge la struttura (in questo caso Castel San Pietro e Melano). Visto che il cantiere è gestito da Swisscom ed Esercito svizzero l’iter del progetto ha potuto seguire una procedura agevolata, che non richiede la pubblicazione dei piani.

L’indizio visibile da lontano

Un indizio piuttosto evidente che qualcosa di grosso e importante stava per accadere sul monte è però «spuntato» ai suoi piedi, in territorio di Melano (poco fuori dall’abitato, a lato della strada che conduce a Rovio). Lì all’inizio dell’autunno ha infatti trovato spazio la partenza di una teleferica. I cavi che arrivano fino alla cima della montagna sono ben visibili anche dai paesi limitrofi. In tanti in queste settimane si sono quindi chiesti cosa stia accadendo. La struttura ricettiva firmata Mario Botta è infatti stata chiusa – e in anticipo rispetto al solito – per la stagione invernale. Malgrado in molti abbiano pensato che le due cose siano collegate, il cantiere per il rinnovo dei binari del trenino a cremagliera che ha provocato la chiusura anticipata del Fiore di pietra non ha tuttavia nulla a che vedere con la teleferica.

Stando ai pochi dettagli riguardanti il cantiere trapelati in queste settimane, la stazione Swisscom in vetta al Generoso sarà ammodernata sia esternamente, sia internamente. Il rinnovo sarà sia strutturale sia tecnologico. Se dal profilo estetico a fine lavori l’impatto dell’edificio dovrebbe essere meno invasivo (perché sono previsti anche smantellamenti), non è dato sapere di che natura siano i lavori che coinvolgono la parte interna (parzialmente anche sottoterra) dello stabile, che è quella utilizzata dall’Esercito svizzero. Ciò che è certo, come scritto nelle scorse settimane dal settimanale L’Informatore, è che pochi anni fa è stata posata la fibra ottica tra Rovio e la vetta del Generoso. L’ottimizzazione tecnologica della stazione potrebbe quindi passare anche dallo sfruttamento della fibra.

La teleferica

I lavori in corso dovrebbero protrarsi per almeno un anno. Questo è anche il periodo di vita stimato per la teleferica, che è quindi provvisoria. L’impianto è stato posato per garantire il trasporto del materiale necessario al cantiere in vetta. Prima di disboscare per posare i piloni e posizionare cavi e quant’altro sono però state vagliate delle ipotesi. Inizialmente il progetto prevedeva infatti che il trasporto del materiale sul monte fosse eseguito con l’elicottero. I voli necessari erano però migliaia e i Comuni coinvolti hanno espresso perplessità per l’impatto ambientale e per il rumore che sarebbe diventato il sottofondo delle giornate di molti abitanti della zona per diversi mesi. Il compromesso trovato è quindi stato quello della teleferica, malgrado i timori per la convivenza della stessa con alcuni volatili che vivono sulle pendici del monte. Misure sono anche state prese per garantire la sicurezza degli escursionisti che passeggiano sui sentieri che si trovano sotto i cavi della teleferica.

Tra passato e presente

L’edificio al centro del progetto è utilizzato dall’esercito come stazione militare di ascolto, da Swisscom per trasmettere i segnali televisivi e radiofonici e da altri coutilizzatori. La sua edificazione risalirebbe agli anni Cinquanta. Malgrado una data di costruzione precisa non sia nota, sul sito della Ferrovia Monte Generoso si legge che nel 1957 il trenino circolò per la prima volta anche d’inverno per necessità delle PTT (oggi Swisscom) e del trasmettitore televisivo.