Un consorzio italosvizzero per risanare l’autostrada

È una collaborazione che attraversa i confini quella che si sta occupando del più grande intervento di manutenzione straordinaria appaltato in Ticino nel settore stradale negli ultimi trent’anni. Parliamo dei lavori per il risanamento del tratto dell’autostrada A2 tra Gentilino e Lamone, un cantiere iniziato negli scorsi mesi e che si concluderà nel 2027. Ad aggiudicarsi l’appalto è stata l'impresa luganese CSC Costruzioni (parte del gruppo italiano Webuild) la quale, con una quota pari al 35%, guiderà il consorzio "italosvizzero" di cui fanno parte anche le imprese svizzere Implenia, Edilstrada, Matteo Muttoni Costruzioni e Casada.
Commissionati dall’Ufficio federale delle strade (USTRA), i lavori prevedono interventi di manutenzione straordinaria e di ammodernamento su poco più di 6 chilometri dell’A2, dal portale nord della galleria di Gentilino fino a Lamone, incluso lo svincolo Lugano nord. Per la loro realizzazione – fa sapere il gruppo Webuild in una nota – è previsto l’impiego fino a 120 persone, tra personale diretto e di terzi. Nel 2022 sono iniziati i lavori preparatori quali la realizzazione di nicchie di sosta, dei dorsali tracciati cavi, delle fondazioni dei portali segnaletici, delle pavimentazioni provvisorie e – fuori dall’asse principale – degli accessi e degli impianti di cantiere. I lavori veri e propri inizieranno nel 2024; particolarmente toccata sarà la zona dei Mulini di Bioggio, dove verranno costruiti ripari fonici che porteranno da 19 a una le abitazioni esposte a un rumore eccessivo. Nella frazione è stata creata un’area di cantiere piuttosto importante, dato che a monte di essa USTRA intende alzare 1,7 chilometri di carreggiata (direzione nord-sud) per portarla a livello di quella nella direzione opposta (è prevista anche la costruzione di un muro di oltre 13 metri).
Un’altra area di cantiere – più contenuta – è prevista dalle parti di Viglio, e lì vicino USTRA risanerà anche completamente il sottopasso della Piodella. Per la ripavimentazione delle strade saranno impiegati per l’80% asfalti prodotti con materiali riciclati e durante tutto il cantiere saranno mantenute quattro corsie con velocità però limitata a 80 km/h. L’investimento stimato è di 240 milioni di franchi (tutti a carico della Confederazione), di cui 155 per la manutenzione e 85 per le nuove realizzazioni.
A titolo di paragone – ci fa sapere il portavoce dell’USTRA, Eugenio Sapia – a livello nazionale il progetto globale di risanamento (Gottardo escluso) più grande è quello della Circonvallazione Nord di Zurigo, un progetto che prevede la costruzione di una terza canna al tunnel del Gubrist e l’allargamento della circonvallazione da quattro a sei corsie. Tra procedura pianificatoria e ricorsi ci sono voluti 15 anni per arrivare al primo colpo di pala, nel giugno del 2016. I lavori si concluderanno nel 2025. Il costo? Un miliardo e mezzo di franchi: poco meno di quanto si ipotizza per il progetto PoLuME (1,7 miliardi).