Vacanze

«Un errore demonizzare i turisti, nel torto sono le autorità»

Il presidente di GastroTicino Massimo Suter dice la sua sui segnali di insofferenza dei ticinesi verso i visitatori: «Lo sbaglio è di chi pensa che la ristorazione sia la causa di ogni male: ben venga la proposta dell’UDC delle aree picnic»
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
25.03.2021 10:56

Durante le vacanze di Pasqua, il Ticino farà il pienone di turisti da oltre San Gottardo. Hotel, case di vacanza e campeggi hanno registrato numeri eccezionali con largo anticipo: nonostante la chiusura dei ristoranti saranno moltissimi i visitatori sul nostro territorio. In Ticino, per quella che in tempi normali sarebbe stata una grande notizia, si è però diffuso del malumore, per il timore di un peggioramento della situazione pandemica (da un paio di giorni i contagi sono in aumento: 121 ieri, 118 oggi). Secondo il presidente di GastroTicino Massimo Suter, non bisogna però prendersela con i turisti o le strutture che li ospitano, ma con le autorità che «continuano a cavalcare la convinzione ottusa (peraltro non basata su dati scientifici e oggettivi) che la ristorazione sia la sola causa di ogni male». Suter affida il suo sfogo a Facebook: «La colpa non è di chi recita, bensì di chi applaude... Negli ultimi giorni aumentano i segnali di insofferenza verso i turisti che si apprestano a visitare il nostro Cantone durante le vacanze pasquali. Questa apparente ingerenza scalda gli animi e secondo me focalizza l’attenzione sui sintomi tralasciando volutamente la causa.

Perché così facendo pregiudichiamo l’enorme sforzo fatto da Cantone (non dimentichiamo che inietta 6 milioni di franchi) e Ente turistico nel promuovere la nostra destinazione. Demonizzare per il secondo anno consecutivo (ricordate gli appelli e i deplorevoli striscioni?) il turista che risponde alle nostre campagne promozionali sarebbe un gravissimo errore e le conseguenze difficilmente quantificabili. Queste mie riflessioni andrebbero intese cum grano salis, perché nel torto non sono i turisti, non sono gli albergatori e nemmeno i ristoranti che offrono i propri servigi ai garni, bensì le autorità e chi per esso che continuano a cavalcare la convinzione ottusa (peraltro non basata su dati scientifici e oggettivi) che la ristorazione sia la sola causa di ogni male. Gli untori della Nazione. In buona sostanza se non si riesce ad aprire i nostri locali, malgrado l’esercizio funzioni negli hotel, allora ben venga la proposta dell’UDC (i democentristi hanno scritto al Consiglio di Stato chiedendo aree picnic attrezzate negli spazi pubblici per consumare i pasti take-away in modo sicuro, ndr) che perlomeno cerca di trovare uno sbocco, una soluzione a questa litania di contraddizioni e falsità, considerando il forte ruolo che la ristorazione ricopre nelle dinamiche turistiche del Paese», scrive il presidente di GastroTicino.

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