Un intero villaggio è sotto choc

SONOGNO - Una tranquilla comunità di valle dove la vita normalmente scorre senza scossoni è sotto choc per la tragica perdita di un suo membro nel fiore degli anni. Paese di un'ottantina di anime dove tutti si conoscono e si frequentano quotidianamente, Sonogno è incredulo per la morte del ragazzo di 11 anni rimasto vittima di un grave incidente lunedì poco prima delle 16 al «Pozzon» di Osogna mentre stava cercando di tuffarsi nelle acque del torrente Nala: arrampicatosi sulle rocce con l'intenzione di lanciarsi nel pozzo come molti suoi coetanei fanno abitualmente in quel luogo di pace e refrigerio, era caduto da un'altezza di sei metri andando a colpire la parete.
Trasferito a Basilea in condizioni disperate nel tentativo di salvargli la vita, il bambino è purtroppo deceduto. La terribile notizia è giunta ieri mattina in Ticino. «Qui il clima è surreale e sinceramente non ci rendiamo ancora conto dell'accaduto», racconta dal grotto che gestisce in paese Luca Prat quando lo raggiungiamo telefonicamente per chiedere un ricordo del giovane. L'11.enne abitava con la mamma e le sorelle a Sonogno da almeno una decina d'anni, ci dicono. Di origine romanda, aveva frequentato le Elementari proprio nel villaggio per poi proseguire le scuole alle medie di Brione Verzasca dove era iscritto tuttora. «L'ho saputo stamattina e sono anch'io incredulo - afferma il sindaco di Sonogno Renato Patà - Purtroppo non si può più fare niente e la notizia è terribile, la famiglia è ben radicata nel nostro Comune e sicuramente tutti ricordano il ragazzo la cui perdita lascerà un grande vuoto». L'inchiesta è coordinata dalla Magistratura dei minorenni che potrebbe ordinare ulteriori approfondimenti tecnico-scientifici con l'obiettivo di chiarire la dinamica del dramma.