Bellinzona

Un «Kinderspital» al San Giovanni

Inaugurato il Poliambulatorio pediatrico che funge da centro di riferimento specialistico per tutto il Ticino
Spartaco De Bernardi
15.05.2019 13:41

«A nome dell’Ente ospedaliero cantonale ho il privilegio di offrire alla Città-Ticino il Poliambulatorio pediatrico». Dietro queste poche parole pronunciate dal presidente dell’EOC Paolo Sanvido si cela un enorme passo avanti compiuto dal nostro cantone nelle cure per neonati, bambini e ragazzi. Nei nuovi locali del Poliambulatorio, inaugurati mercoledì mattina all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona dopo cinque anni di lavori ed un investimento di 10 milioni di franchi, sono infatti a disposizione del bambino e dei suoi genitori team interdisciplinari di medici pediatri, infermieri e altri specialisti dedicati ai disturbi e alle patologie dell’infanzia e dell’adolescenza. Un vero e proprio «Kinderspital» che si completa con il reparto di cure intermedie pediatriche e neonatologiche, anch’esso inaugurato ufficialmente mercoledì. «È una grande soddisfazione poter mettere a disposizione di piccoli pazienti e delle loro famiglie questa struttura che possiamo paragonare ad una Rolls-Royce della medicina» ha evidenziato il direttore dell’Ospedale regionale Bellinzona e Valli Alessandro Bressan ricordando che il Poliambulatorio rappresenta il centro di riferimento cantonale per la pediatria specialistica ambulatoriale. Vi si svolgono le consultazioni per numerose specialità pediatriche: cardiologia, chirurgia, dermatologia, diabetologia, emato-oncologia, endocrinologia, epatologia, gastroenterologia, genetica, infettivologia, nefrologia, neuropediatria, nutrizione, ortopedia, reumatologia e traumatologia. Oltre al Poliambulatorio, l’Ospedale San Giovanni offre, come detto, anche un nuovo reparto di cure intermedie pediatriche e neonatologiche per neonati a partire dalla 32. settimana e per pazienti fino a 16 anni che necessitano di cure sub-intensive. «Quello che inauguriamo oggi è il frutto della visione dei predecessori volta ad ottimizzare la pediatria specialistica in Ticino. E oggi possiamo essere un cantone fiero di avere una pediatria di questo livello, con una interdisciplinarità favorita dalla concentrazione di tutte le specialità in un'unica struttura logistica» ha rammentato Giacomo Simonetti, direttore medico e scientifico dell'Istituto pediatrico della Svizzera italiana (IPSI). Istituto che riunisce i reparti, i servizi e gli ambulatori delle pediatrie dei quattro Ospedali Regionali (Lugano, Bellinzona, Mendrisio e Locarno) sotto un'unica responsabilità di conduzione operativa in una struttura clinica e gestionale. È bene specificare che il Poliambulatorio pediatrico al San Giovanni non sostituisce i reparti di pediatria presenti negli altri ospedali dell’EOC, che continueranno ad assicurare le cure di base. Va altresì precisato che all’Ospedale Civico di Lugano, la Clinica dell’età evolutiva per casi complessi di pediatria sociale, di psicosomatica, di ginecologia pediatrica e comportamento dell’adolescenza completa l’offerta dell’Istituto Pediatrico della Svizzera Italiana sul territorio. Un’offerta che nel prossimo futuro sarà anche formativa in ambito accademico. «Funzioneremo come ospedale universitario nel quale accoglieremo gli studenti della Medical Master School» hanno affermato Bressan e Simonetti sottolineando che negli ultimi anni l’IPSI ha assunto numerosi specialisti nei suoi ambiti di attività. IPSI che per casi particolarmente gravi e complessi può attivare le collaborazioni con cliniche e specialisti universitari del resto della Svizzera, in particolare con gli Ospedali universitari di Berna, Zurigo e Basilea. Ma torniamo al Poliambulatorio inaugurato ieri: situato negli stabili F e G del San Giovanni, dispone di una sala per interventi chirurgici con sedazioni leggere, una sala gessi e 15 sale per le visite, concepite in funzione delle esigenze delle singole specialità pediatriche e del confort dei piccoli pazienti e dei loro genitori. Per gli spazi, con locali accoglienti e decorazioni pensate apposta per i bambini, sono stati considerati anche i bisogni futuri, con il previsto aumento delle consultazioni ambulatoriali nei prossimi anni anche in ambito pediatrico. L’accesso alle consultazioni per le principali specialità avviene principalmente tramite i medici pediatri del territorio. Con questi ultimi è in corso un progetto volto a rafforzare ulteriormente la collaborazione. Insomma, «si fa rete, si fa squadra per offrire ai piccoli pazienti un livello di cure di altissima qualità» ha ribadito il direttore dell’ORBV prima di procedere al fatidico taglio del nastro.