Arte

Un monumento tra tensione sociale e slancio industriale

Alla sede condivisa di Mancini & Marti e Otto Scerri SA, a Castione, è «spuntata» una imponente scultura in bronzo dell’artista momò Ivo Soldini - L’opera vuole rappresentare i contrasti che attraversano la quotidianità, e accompagna la trasformazione del comparto
L'artista di Ligornetto Ivo Soldini e la sua scultura monumentale a Castione. © CdT/Chiara Zocchetti
Simone Berti
22.03.2023 17:04

«L’artista deve essere realista». Ivo Soldini ha risposto così quando gli abbiamo chiesto se la sua nuova imponente scultura in bronzo presentata oggi a Castione non lanciasse un messaggio a tratti eccessivamente pessimistico. Alta oltre 8 metri, l’opera dell’artista di Ligornetto troneggia a fianco della moderna sede condivisa di due realtà industriali unite nella propria specificità da quasi un ventennio, Mancini & Marti SA e Otto Scerri SA, con i loro oltre 250 collaboratori attivi nell’intera gamma delle costruzioni. Denominata Zig-Zag, restituisce «un movimento oscillatorio che a sua volta riflette il senso di precarietà e incontrollabilità insito nella quotidianità del nostro tempo», è stato spiegato. Da qui l’impressione di un certo disagio, e di irrequietezza.

Nella zona industriale di Castione. © CdT/Chiara Zocchetti
Nella zona industriale di Castione. © CdT/Chiara Zocchetti

Quindici mesi di lavoro
Quella che a Soldini ha richiesto 15 mesi di lavoro, di cui 9 praticamente a tempo pieno, costituisce «un’indagine introspettiva focalizzata sulle contraddizioni insite nella società contemporanea, nella quale le certezze sembrano dissolversi sempre più». L’osservatore «viene catturato e avvolto da una moltitudine di simboli». C’è una coppia, ad esempio, che incarna il senso di continuità e di unione protettiva, mentre il gruppo di figure che popola la sommità della scultura «sembra alludere al fatto che l’eredità di ciò che siamo oggi sopravvivrà anche alla nostra assenza». Ed è qui che emerge il côté positivo ed ottimista dell’iniziativa. In questo stesso senso si inserisce forse la missione, compiuta, di Ivo Soldini, che alla stampa ha raccontato come un suo professore del Liceo un giorno gli disse, «Soldini, bisogna fare qualcosa per il Paese». Un impulso che il giovane ha saputo sfruttare e che lo guida tutt’oggi, superati i settant’anni.

Fabrizio Bellini, alla testa del gruppo Mancini & Marti - Otto Scerri, davanti alla sede unica di Castione. © CdT/Chiara Zocchetti
Fabrizio Bellini, alla testa del gruppo Mancini & Marti - Otto Scerri, davanti alla sede unica di Castione. © CdT/Chiara Zocchetti

«Una realtà importante»
Da parte sua Fabrizio Bellini, alla direzione delle due società, ha sottolineato come questa opera rappresenti «la rivalutazione di tutto il comparto». La zona industriale di Castione è infatti in piena trasformazione: «Noi ci abbiamo sempre creduto, e nei prossimi anni quella visione diventerà realtà tramite una delle zone industriali più importanti del Ticino», ha aggiunto. Una metamorfosi che sarà frutto pure, ma non esclusivamente, delle future Officine FFS, in costruzione proprio a pochi passi dalla sede del gruppo.

L'opera completa, presente davanti alla sede del gruppo Mancini & Marti - Otto Scerri, in via Industria 2 a Castione. © Cosimo Filippini
L'opera completa, presente davanti alla sede del gruppo Mancini & Marti - Otto Scerri, in via Industria 2 a Castione. © Cosimo Filippini