Arzo

Un nuovo modo di abitare e di far rinascere un nucleo

-Lo stabile nel centro storico che un tempo ospitava la Coop potrebbe in futuro accogliere una cooperativa di abitazione - Il Municipio di Mendrisio ha promosso uno studio di fattibilità «incoraggiante» e nel quartiere l’idea sta raccogliendo consensi
© Ti-Press/Davide Agosta
Lidia Travaini
28.01.2021 06:00

Un tempo era il «centro del villaggio». Non solo perché si trovava fisicamente nel cuore del nucleo di Arzo, ma anche perché era un luogo di ritrovo e un punto di riferimento per la comunità. Nel passato, forse più di oggi, i negozi erano il fulcro del paese e svolgevano una funzione sociale primaria. E ora, ad Arzo, lo stabile noto come «ex Coop» che si trova in via Canton Sott, in pieno nucleo, potrebbe ricominciare a svolgere un ruolo comunitario importante. Ma non tornando ad accogliere un negozio.

L’idea è di fargli ospitare una cooperativa d’abitazione. Il Municipio di Mendrisio ha recentemente promosso uno studio di fattibilità in tal senso e i risultati sono incoraggianti. «Questa potrebbe essere un’idea innovativa e diversa di gestione degli spazi pubblici attualmente dismessi - esordisce il capodicastero Costruzioni Daniele Caverzasio -, coinvolgendo la popolazione e le associazioni attive sul territorio. E sebbene ci troviamo alle prime fasi del progetto l’interesse suscitato è già parecchio. Abbiamo incontrato diverse associazioni e realtà attive in zona e l’idea piace molto».

Né proprietari, né inquilini

Ma facciamo un passo indietro, perché forse non tutti sanno cos’è una cooperativa d’abitazione. Si tratta di una realtà nota anche come «la terza via dell’abitare». È un gruppo di persone che si unisce per coprire il fabbisogno di spazio abitativo a condizioni finanziarie accettabili e che quindi vive in uno stesso edificio o in medesimo spazio. È una forma di abitazione intermedia tra la proprietà privata e l’affitto. Ma è anche un’organizzazione democratica, un’associazione senza scopo di lucro dove ogni membro è responsabile e ha voce in capitolo in merito alle decisioni. Il risultato, dettato dai singoli statuti, è la formazione di una sorta di comunità nella comunità, dove la gente si sostiene, si aiuta, condivide.

Luogo d’incontro ricco di stimoli

Del disegno ha parlato anche il Municipio nella recente risposta a un’interrogazione: «L’obiettivo è la concretizzazione di un progetto collettivo e partecipativo che mantenga vivo e attrattivo il paese creando un luogo d’incontro multifunzionale ricco di stimoli, attività economiche, piccoli commerci che favoriscano un’economia circolare e servizi che invoglino i cittadini a fruirne».

Lo studio di fattibilità è stato consegnato da poco al Municipio, che ne discuterà nel corso delle prossime sedute. «L’intenzione è di creare qualcosa di utile che porti valore aggiunto al paese, magari attirando nuove famiglie e migliorando la qualità di vita - conclude Caverzasio -. A differenza di un progetto immobiliare classico queste cooperative permettono una partecipazione attiva».

Sinergie, intergenerazionalità e aiuto reciproco

Le cooperative d’abitazione sono molto diffuse Oltralpe (uno studio di 3 anni fa stimava che in Svizzera ce ne fossero circa 1.800 e mettessero a disposizione 175.000 appartamenti). In Ticino il modello non si è tuttavia ancora affermato.

«Forse questo è dovuto a una certa mancanza di informazione: non si sa bene quali sono i vantaggi e come farne una - spiega Monique Bosco-von Allmen di Cooperative d’Abitazione Svizzera, Sezione della Svizzera Italiana (CASSI), realtà che si è occupata dello studio di fattibilità di Arzo -. I vantaggi sono però moltissimi e innescano circoli virtuosi e sinergie importanti, spontaneamente. Ad esempio perché sono accessibili a più famiglie, ai giovani, agli anziani autosufficienti e possono coinvolgere Comuni, associazioni, eccetera. Trasformare un vecchio edificio, ridargli vita con un progetto simile, è davvero interessante».

Nel progetto è coinvolta anche Françoise Gehring, capodicastero Politiche sociali e Commissioni di quartiere: «La cooperativa di abitazione è senza dubbio una realtà molto interessante. È senza scopo di lucro e si basa sul rispetto del territorio e dell’ambiente. Inoltre punta moltissimo sulla dimensione intergenerazionale. Questo per Mendrisio sarebbe senza dubbio un progetto qualificante che pone al centro un modo diverso di abitare e di vivere la comunità. L’esperienza della pandemia ci ha fatto capire l’importanza di avere spazi abitativi di qualità, dove l’aiuto reciproco assume una propria centralità».