Un raggio di sole illumina i bimbi bleniesi

Tutto pronto ad Acquarossa per l’apertura del nido d’infanzia Raggiodisole. La nuova struttura, nata da una mozione interpartitica accolta in tutti e tre i Comuni della valle, accoglierà i suoi primi piccoli ospiti dal 31 agosto prossimo. «Abbiamo già dieci iscrizioni, due delle quali di nascituri» spiega al Corriere del Ticino Giuliana Colombini, presidente dell’associazione Raggiodisole Nido d’Infanzia costituitasi il 17 novembre scorso. «Auspichiamo che ne possano giungere altre» continua la nostra interlocutrice confidando in particolare nel passaparola. «In una realtà di valle come quella bleniese molte famiglie ritengono ancora che debbano essere i nonni a prendersi cura dei bambini quando entrambi i genitori lavorano. Però qualcosa sta mutando e sempre più famiglie raggiungono la consapevolezza che anche in tenerissima età i bambini abbiano bisogno di socializzare. Ciò significa che il messaggio del valore di un nido d’infanzia, ovvero l’inizio di una vita sociale, è sempre più recepito» argomenta Giuliana Colombini, rammentando che tutte le informazioni utili ed anche il formulario d’iscrizione si possono trovare sul sito www.nidoraggiodisole.ch.
Posizione centrale
Situata ad Acquarossa, ovvero in una posizione centrale, la struttura è un micronido che potrà ospitare fino a dieci bambini al giorno. Ciò però non significa che l’iscrizione sarà ristretta solo a dieci utenti. Infatti ogni posto disponibile potrebbe essere occupato da due o tre bambini sull’arco della settimana. Nella struttura la cui conduzione sarà assicurata dalla direttrice Flavia Pace coadiuvata dalle due educatrici, la frequenza minima richiesta è di una giornata oppure tre mezze giornate alla settimana. Il 31 agosto saranno cinque o sei i bimbi che varcheranno la soglia del nido d’infanzia bleniese. All’interno gli spazi sono già stati sistemati, ciò che non era scontato considerato il lockdown che ha tenuto ferme per settimane le imprese di costruzione. In questi giorni fervono i lavori per la realizzazione del parco giochi esterno ed il collaudo generale della completa struttura è previsto il 28 di questo mese. Il nido d’infanzia Raggiodisole sarà aperto per cinque giorni la settimana e per tutto l’anno, ad eccezione delle vacanze estive (tre settimane consecutive), di quelle natalizie (due settimane) e dei giorni di festività.
Sostegno dai tre Comuni
Il nido d’infanzia gode del sostegno dei tre Comuni della valle che per regolare il finanziamento dei costi di gestione della struttura hanno elaborato una convenzione con l’omonima associazione. Convenzione che i tre Consigli comunali hanno approvato lo scorso mese di giugno dopo che nel 2019 avevano dato luce verde ad una mozione interpartitica con la quale si chiedeva appunto l’istituzione di un nido d’infanzia capace di rispondere ai bisogni delle famiglie dell’intera valle. Ebbene, nella convenzione è specificato che l’associazione Raggiodisole finanzierà la propria attività tramite le tasse dei soci, le rette, i contributi comunali, i sussidi cantonali o altre forme di entrate. I costi di esercizio dovrebbero aggirarsi tra i 250.000 ed i 300.000 franchi all’anno e dovranno essere coperti con i contributi dei Comuni (30%), le rette delle famiglie (30%) ed i sussidi cantonali (40% dei costi del personale). Il finanziamento avverrà per ogni Comune tramite una quota fissa con una forchetta da 15.000 a 25.000 franchi ed una quota per ogni giornata di presenza di ogni bambino domiciliato. La convenzione prevede che i tre Municipi possono richiedere all’Associazione informazioni o documentazione riguardanti la gestione della struttura e/o la situazione economica, oltre il rapporto d’attività accompagnato dal resoconto economico annuale.
Piorità ai domiciliati
Nella convenzione è anche specificato che l’associazione garantisce la priorità d’iscrizione per i bambini dai quattro mesi ai quattro anni delle famiglie domiciliate nei Comuni di Acquarossa, Blenio e Serravalle. Ed in effetti, annota ancora Giuliana Colombini, le iscrizioni finora pervenute sono di famiglie residenti in valle, ad eccezione di un caso riguardante genitori che abitano fuori valle ma che si recano in Blenio per lavoro.