Un rumore bestiale per scacciare i cinghiali

I cinghiali nella zona intorno al laghetto di Origlio sono sempre di più e sempre meno timorosi dell’uomo. Per questo ieri pomeriggio è stata organizzata un’azione di allontanamento che, tramite il rumore, mirava a spaventare gli ungulati. «Non si è trattato di una battuta di caccia (anche se è un’idea di cui si è discusso, ndr.), ma se non escludiamo che in futuro si possa pensare di farne una», ci dice il capoguardie dell’Ufficio Caccia e Pesca (UCP) Fabio Croci. Anche perché, conferma, l’azione di ieri non ha portato i risultati sperati. «Vista la pioggia, buona parte della zona era allagata ed è stato trovato solo un branco: ci riproveremo ancora. Fino a domenica è in corso inoltre la caccia alta, che comprende il cinghiale, anche nelle zone di San Zeno e San Bernardo, fuori dall’area protetta». Croci non nasconde che il problema esiste: «Gli animali sono tanti e si avvicinano troppo all’abitato».
Secondo il sindaco di Origlio, Alessandro Cedraschi, «il tentativo di allontanamento non servirà a nulla, perché nella zona tra San Zeno e San Bernardo i cinghiali stanno bene, per loro è un luogo ideale. Un intervento però andrà fatto, perché il problema esiste. Anche stamattina (ieri, ndr.) mi hanno chiamato perché ci sono stati danni al giardino di una casa». Come riporta sul suo sito l’UCP, in condizioni ideali questa specie si sviluppa in maniera molto rapida: «L’incremento annuo della popolazione può variare dal 100 al 180%». Secondo Cedraschi, con questa continua prolificazione «è necessaria una selezione che fa parte della convivenza tra uomini e animali: la selezione naturale a Origlio non c’è perché i cinghiali non hanno nemici». Diverse sono le segnalazioni di persone che hanno incontrato branchi di questi ungulati facendo jogging, passeggiando con i bambini o portando a spasso i cani. Questi ultimi sono coloro che hanno avuto le esperienze più spiacevoli: è capitato infatti che i cani spaventati reagissero contro un animale rischiando di venire poi attaccati. Come si legge ancora sul sito dell’UCP, «è assai difficile» che i cinghiali attacchino l’uomo «ma, se molestati dai cani, possono uscire allo scoperto per inseguirli».
Non è certo la prima volta che la zona del laghetto d’Origlio ha questo problema. «Ma ora gli animali si avvicinano troppo alla popolazione - conclude Cedraschi - e danneggiano le proprietà: è necessario allontanarli dal paese».
Da sapere: pesa fino a 150 chili
Il cinghiale è un mammifero di possente corporatura: la femmina può raggiungere i 130 chili mentre il maschio i 150. Non solo consuma i prodotti agricoli ma spesso scava i terreni provocando oneri lavorativi per il ripristino delle superfici. Il risarcimento del danno è previsto unicamente per chi dichiara un reddito agricolo. L’Ufficio della caccia e della pesca organizza specifiche ronde di controllo e abbattimenti per limitare i danni gravi o ingenti provocati dagli ungulati.