Un secolo e mezzo di notizie disponibile in pochi clic

Volete leggere cosa scriveva «Il San Bernardino» in occasione dell’inaugurazione della ferrovia Bellinzona-Messocco? Oppure spulciare la cronaca locale dell’agosto 1949 riportata da «La Voce delle Valli»? Se fino a qualche mese fa avreste dovuto trasformarvi in un «topo di biblioteca», ora potete ottenere queste informazioni senza dovervi per forza spostare da casa vostra. È sufficiente che vi dotiate un PC connesso a Internet e in pochi clic il gioco sarà fatto. Come? Accedendo al portale www.e-newspaperarchives.ch. Da fine settembre la piattaforma digitale nazionale accoglie infatti anche le 11 testate pubblicate dal 1872 ai giorni nostri in Mesolcina e Calanca. E questo grazie al lavoro svolto negli ultimi tre anni dalla Biblioteca regionale moesana che ha deciso di fare in modo che quest’importantissima fonte di notizie, storie e cultura locali potesse essere messa a disposizione del grande pubblico. «Col passare degli anni è diventato sempre più difficile riuscire a consultare i periodici vallerani nella loro forma cartacea» ha spiegato Flavia Plozza-Martinelli, responsabile del progetto giornali online per la Biblioteca regionale moesana. Da qui l’idea di digitalizzare tutti quei giornali.
Progetto partito nel 2018
Concretamente il progetto, sostenuto dalla conferenza dei sindaci del Moesano e presentato ufficialmente ieri, nel 2018 è stato preso in mano e portato avanti, come detto, dalla Biblioteca regionale moesana, la quale ha fornito alla Biblioteca cantonale dei Grigioni, che custodisce una ricca collezione di tutte le pubblicazioni retiche, l’elenco delle testate da digitalizzare. Consegnate a Coira anche le copie mancanti dei diversi periodici che sono state trovate in biblioteca, all’Archivio a Marca, nonché presso diversi privati che le hanno messe volentieri a disposizione. In totale sono così state digitalizzate 58.788 pagine di giornale. Ma vediamoli questi undici periodici ora disponibili anche in forma digitale: il più antico è «La Rezia italiana», pubblicato dal 1872 al 1899; sulla piattaforma www.e-newspaperarchives.ch si trovano poi «L’amico del Popolo di Mesolcina e Calanca» (1880-1882), Il San Bernardino (1894-2012), «L’illustrazione delle acque del San Bernardino» (1895-1901), «La Rezia» (1900-1926), «La Voce dei Grigioni» (1921-1926), «La Voce della Rezia» (1926-1947), «Mons Avium» (1937-1955, pubblicato come inserto de «Il San Bernardino»), «La Voce delle Valli» (1948-2012), «Il Mesolcinese» (1974-1989) e «La Voce del San Bernardino» (2012-2017). Quest’ultimo, dal dicembre del 2017, esce come inserto del settimanale «Il Grigioni italiano», che è pure consultabile sulla citata piattaforma digitale, ma unicamente per le edizioni fino al 2011. In futuro vi è comunque l’intenzione di digitalizzare anche le edizioni degli ultimi anni del settimanale e quindi l’inserto de «La Voce del San Bernardino» sarà compreso nel progetto.
Costi e finanziamenti
Il costo del progetto di digitalizzazione dei periodici di Mesolcina e Calanca è costato circa 50.000 franchi: 25.000 li hanno messi i Comuni della Regione Moesa, 15.000 il Cantone e 10.000 la Biblioteca nazionale. Non sono infine stati quantificati gli apporti (ore e ore di lavoro) della Biblioteca regionale moesana. «Garantire la memoria storica della nostra regione è uno dei compiti che l’ente pubblico è chiamato a svolgere» ha rilevato il presidente della Regione Moesa Christian De Tann, il quale ha ricordato che oltre ai contributi finanziari ci vogliono le persone che si impegnano a fondo affinché la storia locale sia tramandata alle generazioni future. E grazie ai moderni mezzi di comunicazione questo compito sarà magari un po’ più facile. È quello che si augura Assunta Mantovani-Toschini, responsabile della Biblioteca regionale moesana.