Un "Vigneto" per gli anziani

Posata a Tenero la prima pietra di un complesso dedicato alla terza età che comprende 72 appartamenti, 42 letti di cura, un centro diurno e un ristorante
Da sinistra Luca Staeger, Stefan Baugerter, Paolo Beltraminelli, e Raffaele Balmelli .
Red. Online
02.10.2015 00:30

TENERO - «Il mondo sta cambiando e ci richiede soluzioni adeguate. Strutture come quella a cui diamo inizio oggi si inseriscono di certo in tale discorso. Dobbiamo imparare a costruire in modo diverso, per offrire nuove opportunità e qualità di vita agli anziani». Parola di Paolo Beltraminelli, direttore del Dipartimento sanità e socialità, ospite d'onore, ieri a Tenero, della cerimonia di posa della prima pietra del centro per la terza età Al Vigneto.

Un complesso da trenta milioni di franchi che sta sorgendo lungo via San Gottardo e i cui primi ospiti potranno essere accolti nella tarda estate del 2017. Quasi un vero e proprio quartiere che ricalca quelli in fase di ultimazione a Bellinzona e in via di autorizzazione a Chiasso. Comparti che sposano una nuova filosofia, affiancando opportunità residenziali a misura di anziano con tutta una serie di servizi, oltre ad una parte medicalizzata. Senza dimenticare la sfera sociale e l'apertura verso l'esterno.

L'operazione di Tenero è portata avanti da CS REF LivingPlus, un fondo immobiliare di Credit Suisse, e realizzata sul cantiere da Implenia SA. Ad occuparsi della locazione e della gestione della struttura sarà invece Vitadomo AG, un'impresa del Gruppo Tertianum, che nel Locarnese già possiede le case per anziani Al Parco di Muralto e Al Lido di Locarno.

A sottolineare le caratteristiche del progetto sono stati, ieri, Stefan Bangerter, responsabile dei fondi immobiliari di Credit Suisse, Luca Stäger, CEO di Tertianum AG e Raffaele Balmelli, responsabile della succursale di Implenia Ticino.

Nei vari interventi si è fra l'altro sottolineato che grazie a centri come Al Vigneto gli anziani in buona salute e autosufficienti possono vivere individualmente a casa propria e, contro pagamento, usufruire di servizi aggiuntivi, come la pulizia dell'appartamento, la lavanderia o la ristorazione. Prevista anche la possibilità di assistenza interna Spitex e, in caso di necessità, quella del trasferimento in una camera di cura della stessa residenza. In quest'ultima troveranno posto 72 appartamenti privi di barriere (10 da 1,5 locali, 45 da 2,5 locali, 16 da 3,5 locali, 1 da 4,5 locali), 38 camere singole e 2 doppie di cura, un centro diurno della Pro Senectute e un garage sotterraneo. La struttura accoglierà anche un'area ristorante-bistrot con piazzetta antistante a cielo aperto. Nella zona verde che circonderà l'edificio è inoltre prevista la realizzazione di un campo da bocce. La licenza edilizia per il progetto era stata rilasciata nel luglio 2014 e il contratto d'appalto è stato firmato a gennaio 2015. I lavori di costruzione sono iniziati nel mese di giugno.

«Strutture come queste - ha concluso il consigliere di Stato Beltraminelli - sono fondamentali per non farci trovare impreparati di fronte all'evoluzione della nostra società. Una direzione nella quale si muove anche il nostro Dipartimento ed è fondamentale per noi essere sostenuti da iniziative simili del settore privato».