Una baby finestra per tutto il Ticino

BELLINZONA - Consegnare in mani sicure il neonato che non può o non vuole tenere. Lo può fare una madre che si trova in gravi difficoltà grazie alla Baby finestra che è stata inaugurata ieri in prima cantonale all'ospedale San Giovanni di Bellinzona. «Il progetto al quale stavamo pensando da tempo ha avuto una svolta lo scorso anno quando una donna abbandonò il suo bebè, in una busta di plastica in un'automobile a Besso» ha spiegato ieri durante l'incontro con la stampa Sandro Foiada, direttore dell'Ospedale regionale di Bellinzona e Valli (ORBV) e dello IOSI.
Ripreso il discorso avviato tempo prima con i primari e interpellata la direzione dell'Ente ospedaliero cantonale (EOC), si è infine ottenuto il via libera del Dipartimento della sanità e della socialità. Così la Baby finestra, frutto di un accordo di cooperazione tra EOC e Fondazione aiuto svizzero per madre e bambino ((ASMB) ha potuto diventare realtà anche a sud delle Alpi.
Oltre Gottardo esistono infatti cinque strutture analoghe a quella appena installata al San Giovanni e nelle quali dal 2001 fino ad oggi sono stati lasciati 10 neonati, due dei quali negli ultimi tre mesi. Pochi casi, dunque, ed anche in Ticino se ne attendono pochissimi. «Ma anche se ce ne fosse solo uno in dieci anni, avremmo comunque fatto del bene ad una madre ed al suo bambino» ha rilevato il professor Mario Bianchetti, primario di pediatria a Bellinzona e a Mendrisio, nonché capo dipartimento di pediatria dell'EOC.