Lugano

Una casa anziani grande (con dei vicini piccoli)

La Città ha svelato forme, colori e contenuti del nuovo centro Polis di Pregassona
La luce non manca. (Foto Zocchetti)
Giuliano Gasperi
08.09.2021 16:06

La vista è impagabile da qui, ma non per il colpo d’occhio sulla città e i monti che la circondano. A catturare lo sguardo è il piccolo giardino di un asilo nido: un omaggio alla vita che può aiutare a tener lontano il pensiero della morte. Siamo sulla terrazza del centro Polis, la nuova casa per anziani di Pregassona.

In attesa di accogliere i primi 43 ospiti, che arriveranno lunedì prossimo dalla Residenza al Castagneto, la Città di Lugano ha svelato forme, colori e contenuti della struttura di via alla Bozzoreda costruita con un investimento di 49,7 milioni di franchi, compresa la progettazione. Restando sui numeri, come illustrato dal municipale Lorenzo Quadri, il complesso offre 114 posti letto di cui 14 dedicati alle cure palliative (i dieci presenti finora a Casa Serena più altri quattro), 30 nel reparto di demenza senile e 6 per i pazienti obesi. È stato realizzato anche un centro per la stimolazione basale con il metodo Snozelen: una terapia olandese che prevede un’esperienza multisensoriale all’interno di un ambiente controllato adattando semplicemente l’illuminazione, l’atmosfera, i suoni e la consistenza tattile ai bisogni specifici dell’anziano.

Il centro Polis tuttavia non è soltanto una casa per anziani, per quanto moderna. È una struttura polifunzionale dove trovano spazio altri tre elementi: un centro diurno che potrà ospitare una ventina di persone al giorno e che verrà gestito insieme al Servizio cure a domicilio del Luganese; gli uffici della direzione degli Istituti Sociali cittadini, che lasciano Casa Serena dopo cent’anni; il già citato asilo nido, aperto da pochi giorni e in grado di accogliere 26 bambini fino ai 3 anni. Quest’ultimo sostituisce il nido di Viganello, chiuso il 31 agosto, con una fascia oraria più estesa: dalle 7 alle 19 anziché dalle 7 alle 13. La scelta di avere vicini i bambini e gli anziani è voluta: come osservato da Quadri, è un «ottimo esempio di intergenerazionalità».