«Una donna avvicina i bambini»

C’è un po’ di preoccupazione tra i genitori dei bambini che frequentano l’Istituto scolastico di Arzo. La causa? Una persona, a bordo di un’auto, avrebbe tentato di avvicinare un bambino. Una questione evidentemente delicata, che ha subito messo in allerta le autorità le quali si sono immediatamente attivate. «Effettivamente è giunta una segnalazione» conferma il capodicastero Sicurezza e Istruzione della Città di Mendrisio Samuel Maffi. Stando a quanto riportato da un genitore, un bambino negli scorsi giorni sarebbe stato avvicinato da una donna a bordo di un’auto con targhe italiane. «La donna sembrerebbe aver cercato un contatto, sembra abbia cercato di parlare con il bambino» spiega il Municipale.

Per questo motivo, senza comunque creare allarmismi, sono state avvisate sia la Polizia cantonale, sia la Comunale. Inoltre, aggiunge Maffi, «la scuola si è sin da subito attivata e ha avviato una campagna di sensibilizzazione all’interno dell’istituto scolastico». L’episodio, al momento, parrebbe essere un caso isolato ma, come detto, nulla è stato lasciato al caso ed è stata allertata anche la polizia. Stando a quanto si è potuto comprendere dalla testimonianza del bambino, il tentativo di avvicinamento sarebbe avvenuto in una strada che porta alla scuola e non direttamente sul piazzale. «Non vogliamo creare allarmismi – evidenzia ancora il capodicastero – ma stiamo monitorando attentamente in concerto con l’istituto scolastico e le forze dell’ordine».

Nel nostro Cantone, secondo le statistiche, sono una decina le segnalazioni annuali inerenti comportamenti sospetti nei confronti di minori. «Va premesso che questo comportamento non è, di per sé, un reato – si legge in un’informativa della Cantonale –. È in ogni caso importante verificare le intenzioni di queste persone ed è quindi essenziale che comportamenti di questo tipo siano segnalati tempestivamente alla polizia.