Una legge giovane, fatta per i giovani

Una nuova base legale volta a sostenere le attività «per i giovani, con i giovani e dei giovani» giungerà presto in Gran Consiglio. Il rapporto della Commissione sanità e sicurezza sociale (relatore il deputato socialista Danilo Forini), firmato pressoché all’unanimità giovedì, approderà infatti in aula a giugno e con esso il plenum potrà dar vita alla nuova «Legge sulla promozione delle attività dell’infanzia e della gioventù», che riunirà in un unico testo due vecchie normative: la Legge giovani del 1996 e la Legge sul promovimento e il coordinamento delle colonie di vacanza del 1973. Alla base, spiega Forini, «si tratta dunque di aggiornare una legge importante, ma ormai vecchia di decenni, per adattarla alle mutate esigenze della società e dei giovani stessi». Nel rapporto commissionale, non a caso, si definisce la proposta del Governo come un «passo necessario» poiché «il mondo, nel frattempo, è cambiato (...) e non è più opportuno ed efficace affrontare il fondamentale tema del sostegno e della promozione dell’infanzia e dei giovani con strumenti normativi obsoleti». La nuova Legge viene pure definita «un segnale positivo nei confronti delle nuove generazioni».
Concretamente, tra i principali cambiamenti vi è l’allargamento delle possibilità di sostegno, estendendole a nuove realtà che, ai tempi delle «vecchie» leggi semplicemente non esistevano. Ad esempio, i sostegni verranno allargati anche alle «attività degli enti senza scopo di lucro che organizzano attività per e con i bambini e i giovani», ai progetti di mentoring, oppure alle «nuove forme di animazione, ai progetti e alle strutture rivolti ai bambini e ai giovani». Ma non solo. Più in generale verrà estesa l’età dei destinatari della Legge: quella «vecchia» andava dai 12 ai 30 anni; quella «nuova» abbasserà tale età a quattro anni. Oppure, verrà conferito maggior «peso» al Consiglio cantonale dei giovani, al quale sarà garantita pure una funzione consultiva. E sarà garantito, più in generale, un sostegno alle iniziative che conferiscono ai bambini e ai giovani funzioni propositive e consultive. Verrà inoltre riconosciuta a tutti gli effetti la nuova piattaforma che unisce i professionisti e i volontari che operano nel settore. Oppure ancora, riguardo alle colonie, il sostegno sarà esteso anche a quelle diurne, mentre in passato era limitato a quelle residenziali. Un classico esempio, rileva Forini, «di mutate esigenze della società» e di «un aiuto alle famiglie che hanno difficoltà a gestire la conciliabilità tra lavoro e famiglia».
Una delle peculiarità del nuovo testo, aggiunge poi il deputato socialista, «riguarda l’ampia consultazione svolta tra gli interessati, con un grande lavoro di condivisione e coinvolgimento specialmente tra i giovani». Non è un caso, per citare un aneddoto, che nella nuova norma (all’articolo 3, dedicato ai «principi») siano finiti termini inusuali per un testo di legge come «bellezza» e «felicità», indicati dagli stessi giovani e poi ripresi nel rapporto anche per sottolineare il processo partecipativo che ha portato alla versione finale della legge.
Va poi detto che tramite il rapporto commissionale sarà pure evasa positivamente una mozione del PLR (presentata nel 2023 da Alessandro Speziali e Nicola Pini) che rafforzerà il principio secondo cui Cantone e Comuni possono concedere «di principio gratuitamente o a prezzo modico» a giovani, gruppi, associazioni o enti l’uso del suolo pubblico, di spazi scolastici o di impianti sportivi.
Più in generale, spiega poi Forini, «la Commissione ha pure voluto mettere l’accento sulla necessità di mantenere le normative e i relativi regolamenti snelli, per evitare maggior burocrazia ai destinatari della legge o all’amministrazione cantonale».
Per quanto concerne, infine, il finanziamento, la nuova legge comporterà un costo di circa 1 milioni di franchi all’anno. Per i primi tre anni il costo sarà coperto dal Fondo Swisslos. Successivamente si farà capo a fondi del Dipartimento sanità e socialista già previsti a Piano finanziario.