Una montagna da vivere con tutti e cinque i sensi

Vivere un’esperienza unica. Questo cercano sempre più i turisti anche al sud delle Alpi. Esperienza unica che nella montagna di sponda destra sopra Monte Carasso e Sementina si può vivere attraversando il ponte tibetano. Ma presto se ne aggiungeranno altre. Questo, almeno, è l’obiettivo che si è posto l’Ente autonomo Carasc che dal 2017 ha quale scopo la gestione e la manutenzione del territorio e delle infrastrutture proprio della montagna della sponda destra. Nel messaggio accompagnante il mandato di prestazione per il 2022 tra la Città e l’Ente – che, detto per inciso, contempla un contributo globale di 390.000 franchi, ossia 20.000 franchi in meno rispetto a quello dell’anno precedente – sono infatti illustrati tre progetti riguardanti la creazione di altrettanti nuovi sentieri che si vorrebbe rendere percorribili già dall’anno prossimo. Il primo progetto permetterebbe di collegare integralmente la sponda destra da Gorduno a Gudo con un passaggio orizzontale a mezza montagna. Denominato «Lariss-Monti di Gordola» , tale progetto implicherebbe la ricostruzione del sentiero di attraversamento della valle di Gorduno, sentiero scomparso dalle cartine ufficiali all’inizio del 2000. Molto ricco di testimonianze storiche della recente storia rurale della zona, sul lato sinistro ripercorrerebbe il tracciato del vecchio acquedotto in un paesaggio molto suggestivo con muri-viadotti, gallerie e pareti rocciose verticali fino al riale di Gorduno.
Suoni e rumori
Il secondo progetto riguarda un percorso sensoriale dedicato ai suoni ed ai rumori. Si svilupperebbe sul sentiero già oggi interamente percorribile tra Monte Carasso e San Bernardo. L’idea dell’Ente Carasc è quella di evidenziare alcuni punti di interesse, nel concreto ne sono stati evidenziati sei, con dei pannelli recanti dei codici QR. Come detto, l’esperienza sensoriale si potrà vivere con i suoni - ad esempio, quello del torrente Sementina o degli animali del bosco – nonché con i rumori – si pensi all’autostrada o ad altre opere dell’uomo. Nei punti di interesse vi sarà anche la possibilità di vivere esperienze interattive riproducendo suoni con materiali naturali.
Focus sull’enogastronomia
Il terzo progetto porta il nome di «AvventuraTI» e propone un’esperienza dedicata alle famiglie così come agli appassionati di enogastronomia: passando per il ponte tibetano e proseguendo attraverso i vigneti che sovrastano il paese di Gudo, si incontreranno delle cassette misteriose. Al loro interno, dopo che le si sarà aperte con la chiave in dotazione all’apposito kit consegnato alla partenza, vi saranno degli stampini per timbrare un passaporto che consentirà poi di riscuotere buoni da utilizzare in strutture alberghiere, ristoranti o negozi convenzionati. Ma non è tutto: le scatole celeranno anche degli indizi che aiuteranno gli escursionisti a risolvere gli enigmi. Il tutto con l’obiettivo, come del resto anche per gli altri due nuovi percorsi pedestri, di arricchire l’offerta turistica incentivando la popolazione locale ed i turisti a scoprire il territorio della montagna di sponda destra. Nel preventivo 2022 non figurano particolari investimenti per la concretizzazione di queste tre nuove offerte in quanto sarà compito dell’Ente Carasc assicurarne il coordinamento, la ricerca di finanziamenti e la realizzazione.
Oltre a quello dei percorsi, nel 2022 l’Ente Carasc intende approfondire quello della ristorazione e dell’albergheria. Questo facendo capo ad un professionista attivo da diversi anni nel ramo così da sfruttare una visione più pratica che si auspica possa portare un miglioramento e, se possibile, un aumento dell’offerta in particolare per le strutture del Ciossetto e del Convento. Strutture che si spera possano tornare ad essere frequentate da gruppi ed associazioni grazie alla ripresa delle attività che nei mesi scorsi si sono praticamente azzerate a causa della pandemia.