Una nuova casa comunale nei progetti di Morcote

Il nuovo Municipio di Morcote non intende navigare a vista. Pertanto nelle scorse settimane ha presentato il piano finanziario e quello delle opere, con un orizzonte decennale. Un documento raro in politica, dove spesso si tende a ragionare di legislatura in legislatura: «Considerato che negli ultimi anni una pianificazione completa delle opere da realizzare è mancata totalmente e visto che alcune di esse devono essere urgentemente concretizzate - si legge nel relativo messaggio - il Municipio ha ritenuto congruo approntare un piano che andasse al di là della canonica legislatura ma che inquadrasse chiaramente gli obiettivi finali». «Si è voluto dare un segnale - afferma il sindaco Giacomo Caratti, da noi contattato. - È facile fare solo una fotografia a corto termine. Invece ci tenevamo a fare anche un discorso di trasparenza totale sull’indirizzo a medio lungo termine. Il piano in sostanza è il concretizzarsi dei programmi elettorali, figlio di due anni di discussioni fra i partiti».
Stando ad esso - e premettendo che il piano delle opere è un documento programmatico e non vincolante, una sorta di linea guida da poi attualizzare man mano negli anni - Morcote intende investire quasi 30 milioni di franchi nel prossimo decennio, la gran parte in progetti di grande importanza e impatto per il comune.
Il primo obiettivo
La prima opera - l’intenzione è di portare il credito di progettazione in Consiglio comunale entro fine anno - è l’edificazione di una nuova casa comunale a parziale mascheramento dell’autosilo Garavello all’imbocco del paese provenendo dall’autostrada. «L’attuale municipio deve essere ristrutturato da tempo e comincia a stare stretto all’amministrazione e agli altri utenti che nel frattempo ne utilizzano gli spazi - spiega Caratti. - Inoltre quale condizione per la licenza edilizia dobbiamo colmare il vuoto davanti all’autosilo costruendo un edificio di tre piani. Al contempo anche la scuola elementare ha bisogno di spazio. Con la nuova costruzione sposteremmo l’amministrazione in un luogo più consono e metteremmo un importante generatore di traffico - la sala multiuso - al limitare del paese e di fianco a un autosilo. E nel vecchio municipio entreranno le scuole, con la possibilità di inserire anche una biblioteca, nonché spazi multifunzionali per la popolazione e le associazioni».
Crolla il Pilastri
Nel piano delle opere spiccano poi le assenze, come quella del prospettato autosilo Pilastri, che il Comune ha deciso di non realizzare. L’autosilo era compreso nel piano di filtraggio delle auto nel nucleo (se non alla sua chiusura totale al traffico) e doveva fare il paio con l’autosilo Garavello: «Il concetto risale a oltre vent’anni fa - spiega il sindaco - ma già ora il Garavello è abbastanza sovradimensionato. E nel frattempo è arrivata l’AlpTransit e in generale l’auto privata non è più così centrale nello spostamento dei turisti. Inoltre al posto del Pilastri abbiamo trovato una soluzione con l’ex impianto di depurazione (oggi stazione di pompaggio) che ci permetterebbe di ricavare 28 parcheggi sull’altro lato del nucleo senza dover sventrare la montagna e a costi decisamente minori».
Il concetto di filtraggio prevedeva anche la realizzazione di due rotonde ai lati del nucleo: «Ho chiesto al nostro pianificatore di stilare una relazione per vedere se l’idea sia ancora attuale. Decideremo cosa fare in base ai nuovi dati». A essere in discussione non è però l’idea di filtrare il traffico, ma come realizzarla.
Un nucleo da reimmaginare
Morcote aveva promosso un mandato di studi in parallelo con tre progettisti per riqualificare tutto il nucleo. Che fine ha fatto? «Stiamo lavorando con loro e con gli uffici cantonali interessati per capire quali di tutti gli elementi proposti siano applicabili e quali presentano problemi di compatibilità con le norme vigenti. La delicatezza degli interventi ci impone passi misurati per evitare di scoprire a metà opera che uno degli elementi cardine non sarà accettato».
È invece previsto per il 2026 l’inizio dei lavori di restauro del complesso monumentale di importanza nazionale, per cui è stimato un investimento di 5 milioni, di cui 2,5 a carico del Comune.
Un programma ambizioso
Quelli descritti sono i progetti più d’impatto che attendono Morcote, ma non gli unici. Il Comune sarà impegnato nel preservare e rivalorizzare un patrimonio storico e culturale di valenza nazionale e al contempo migliorare i servizi al cittadino. Difatti l’investimento è definito nel piano finanziario come «ambizioso». Tanto che, si legge, «l’equilibrio finanziario a medio termine non è raggiunto». «Il piano finanziario si basa sulle stime più pessimistiche - dice il sindaco - e starà a noi tenere d’occhio la spesa mano a mano che inizieranno le grandi opere. Eventualmente alcune di quelle più piccole e meno urgenti dovranno attendere. Ma per poter correggere la rotta occorre prima averla tracciata definendo priorità e obiettivi».
L’indirizzo decennale è stato presentato nelle scorse settimane al Consiglio comunale che da tempo lo richiedeva: «Mi sembra che sia stato recepito in modo molto positivo - conclude Caratti - anche perché fondamentalmente è il programma elettorale ampiamente condiviso messo nero su bianco. I consiglieri comunali hanno compreso la serietà e la trasparenza del documento, indispensabile per poter iniziare un percorso di investimenti così importante».
La spiaggia bis? «Non prioritaria
L’ex sindaco Nicola Brivio aveva espresso l’intenzione di provare ad acquistare dei terreni doganali sul lago per creare una nuova spiaggia. Era una delle fughe in avanti che avevano contribuito alle sue dimissioni in rotta con il Consiglio comunale e i colleghi dell’Esecutivo un anno fa. L’idea è però ancora valida? «Non è una priorità - afferma Caratti - anche perché abbiamo già un lido poco distante. Farne un altro cento metri più in là....».