Politica

«Una strategia cantonale per attrarre contribuenti»

Tris di mozioni da parte di quattro deputati del Centro (Ghisla, Isabella, Demir e Berardi) sul tema del marketing territoriale – «Occorre agire di concerto per calamitare nuovi cittadini e imprese, strutturando anche una presenza all'estero»
© CdT/ Chiara Zocchetti
Paolo Gianinazzi
21.02.2025 06:00

Nel giro di qualche anno, grazie ad alcune riforme, il Ticino sul piano fiscale è diventato più attrattivo per i grandi contribuenti e le imprese. Accanto a ciò, il nostro cantone può vantare uno standard di vita eccellente. Tuttavia, il Cantone non ha ancora sviluppato una vera e propria strategia per attrarre grandi contribuenti, globalisti in cerca di un nuovo domicilio oppure imprese adatte al nostro tessuto economico.

Parte da questo presupposto il tris di mozioni che quattro deputati del Centro (Alessio Ghisla, Claudio Isabella, Sara Demir e Giovanni Berardi) hanno depositato in queste ore. Insomma, secondo i deputati sopracitati è ora di agire sul fronte del marketing territoriale.

Essere protagonisti

Tre mozioni per tre categorie e tre strategie da adottare: una per i grandi contribuenti, una per i globalisti e una per le aziende. «Non possiamo pretendere - si legge nella premessa degli atti parlamentari - che siano solo le città o i singoli Comuni a interessarsi di come far conoscere il nostro cantone in Svizzera e all’estero come luogo di residenza». E per colmare questa lacuna il Cantone deve «adottare da subito una serie di strategie mirate per attrarre nuovi contribuenti». Infatti, ci spiega il deputato Alessio Ghisla, «è davvero un peccato che con le misure adottate non si sia ancora definita una strategia cantonale con chiari obiettivi». Anche perché, «da una parte sono stati fatti grandi sforzi per creare condizioni interessanti, ma dall’altra non si sfrutta questo potenziale per attirare nuovi contribuenti». In questo senso, ricorda Ghisla, «il Ticino aveva intenzione di creare una propria agenzia di marketing territoriale. Ma poi, purtroppo, ha abbandonato il progetto per aggregarsi alla “Greater Zurich Area”, rimanendo così ai margini». Ecco, dunque, il senso delle tre mozioni: «Miriamo non a restare ai margini, bensì a essere protagonisti attivi della strategia di promozione del nostro territorio».

Tre categorie differenti

Vediamo dunque le tre proposte, partendo da quella dedicata ai grandi contribuenti. Il riferimento va in particolare ai molti confederati che frequentano già regolarmente il nostro cantone. «Molti si trasferiscono nel nostro cantone per trascorrere la pensione. Tuttavia, fintanto che il domicilio fiscale non viene trasferito, i proprietari di residenze secondarie o i fedeli turisti utilizzano servizi offerti senza contribuire direttamente ai costi», spiega Ghisla. E visto che ora il Ticino è diventato più attrattivo anche dal lato fiscale, «per massimizzare i benefici economici» è essenziale coinvolgere questi grandi contribuenti che stanno valutando di trasferire il proprio domicilio. Concretamente, dunque, i deputati propongono «di creare un modello di “best practice” per i Comuni, facilitando un dialogo diretto e personalizzato con questi potenziali domiciliati, con l’obiettivo di trasferire il loro domicilio fiscale il più presto possibile.

La seconda categoria riguarda i cosiddetti «globalisti», ossia «individui ad alto reddito o sostanza che, con la fine dei regimi fiscali privilegiati, sono alla ricerca di un nuovo domicilio fiscale». In questo segmento, rimarca il deputato del Centro, i mozionanti si riferiscono in particolare al Regno Unito. «È infatti noto - si legge - che sono molti gli italiani globalisti che saranno costretti a lasciare il Regno Unito e per cui il nostro Cantone può essere una destinazione apprezzata». Un’altra opportunità, invece, riguarda «il gran numero di globalisti norvegesi o svedesi che stanno “emigrando” dai rispettivi Paesi». Su questo fronte, «un buon esempio da seguire è la proattività del Comune di Lugano, che con eventi promozionali e il coinvolgimento di professionisti che si sono recati personalmente oltre la Manica stanno già raccogliendo i primi frutti». Per Ghisla «non si tratta di creare concorrenza interna tra Comuni», bensì di «presentare il Ticino come meta interessante nel suo complesso». Per fare ciò, concretamente, viene proposto di «agevolare il trasferimento del domicilio razionalizzando gli aspetti amministrativi; coinvolgere gli attori presenti sul territorio (family office, studi fiduciari ecc.) per accompagnare i futuri contribuenti; strutturare una presenza all’estero per promuovere il territorio».

Veniamo infine all’ultima mozione, dedicata alle imprese. Da questo punto di vista, chiosa Ghisla, il rischio nel non far nulla è che il piccolo territorio a disposizione «venga utilizzato da aziende che vogliano approfittare unicamente dei salari bassi. Strutturando dunque «una presenza all’estero per promuovere il nostro territorio» si potrebbe invece mirare a imprese ad alto valore aggiunto.