Una valanga di firme contro l’ecocentro a Morbio Inferiore

Era tutto pronto. Il grosso faldone con le firme e il cartello con il numero 741 scritto a caratteri cubitali. Poi all’ultimo momento se ne sono aggiunge altre tre, ciò che ha portato il totale a 744. Tale è il numero delle sottoscrizioni raccolte a Morbio Inferiore dal comitato referendario che si oppone alla costruzione del nuovo ecocentro in via Lischée su un terreno della Parrocchia. Sono tre firme in più che se si vuole legittimano in maniera ancora maggiore il successo della raccolta per portare i morbiensi alle urne e decidere se l’ecocentro va realizzato oppure no. Ne sono sufficienti 420 per decretare la riuscita del referendum.
Ore le verifiche
Le sottoscrizioni sono state consegnate oggi pomeriggio nelle mani della vicesegretaria Tatiana Crivelli alla cancelleria comunale da un delegazione di rappresentanti di Morbio2030, il partito che da subito si era opposto al progetto. Il faldone era nelle mani di Alessandro Ticozzi, accompagnato dai consiglieri comunali Dario Duranti, Renato Rossini e Francesco Esposito. Sul loro volto era chiara la soddisfazione per l’impresa, per aver di gran lunga superato il limite fissato. Ora alla cancelleria comunale toccherà fare le verifiche del caso. «Noi abbiamo effettuato un controllo sommario ma non è escluso che qualche firma non sia valida. Ad ogni modo crediamo proprio di averne raccolte più che a sufficienza» affermano all’unisono i referendisti. Indubbiamente il margine è tale da poter sin d’ora certificare la riuscita dell’operazione.
E c’è anche da aggiungere che il traguardo è stato raggiunto ben prima della scadenza dei termini fissata al 12 febbraio. «Se nel frattempo arriveranno altre firme, come è probabile, le consegneremo tempestivamente alla cancelleria. Pensate che io all’inizio ritenevo che sarebbe stato già bello raggiungere quota 500» ci dice Ticozzi. Quest’ultimo è intanto particolarmente soddisfatto perché diverse persone si sono messe a disposizione per la raccolta. Senza dimenticare che i formulari erano stati distribuiti con un volantino a tutti i fuochi e che sul sito www.noecocentromorbio.ch è tuttora possibile scaricare una copia.
In attesa di ricevere la convalida delle firme, si può dare il via alla campagna che porterà i cittadini e le cittadine al voto. Oggi non è possibile dire quando, forse in primavera o al più tardi in autunno, magari in concomitanza con altre consultazioni federali o cantonali.
Le posizioni
Ricordiamo che il progetto per il nuovo ecocentro era stato approvato dal Consiglio comunale a metà del dicembre scorso, con il voto contrario compatto del gruppo Morbio2030. La spesa prevista è di oltre 2,2 milioni di franchi.
Aumento della tassa base che graverà sulle economie domestiche, crescita del traffico nella zona dove ci sono le scuole, questioni ambientali (crescita del traffico nella zona) ed esistenza di alternative (potenziamento degli attuali punti di raccolta e collaborazione con Chiasso per gli ingombranti) e costi eccessivi sono gli argomenti sollevati in più occasioni da chi si oppone all’ecocentro.
A favore del progetto promosso dal Municipio si sono schierate tutte le altre forze politiche di Morbio: PLR, PPD e Lega-UDC. Per loro il futuro punto di raccolta svolgerà un ruolo importante per una migliore gestione dei rifiuti nel paese. Anche l’ubicazione rimane l’unica sostenibile nel territorio del comune. Quanto al rincaro della tassa base (si stima da 120 a 170 franchi all’anno per una famiglia di quattro persone) rientra nella forchetta dell’attuale regolamento sui rifiuti.