Un'inchiesta scuote il mondo delle «supercar» ticinesi

Una nuova inchiesta scuote il mondo delle automobili in Ticino, con particolare riferimento alle «supercar». Stando a quanto appreso dal Corriere del Ticino, nel corso delle ultime settimane sono state fermate persone vicine, appunto, al mondo dei garage e dei leasing. In un caso, stando a quanto abbiamo appreso, gli agenti hanno effettuato un blitz nel Basso Mendrisiotto. Da noi contattato, il Ministero pubblico ci conferma che è stato aperto un incarto che riguarda possibili reati nell’ambito dei contratti di leasing. Si tratta in particolare di possibili illeciti riguardo l'ottenimento attraverso società inattive di finanziamenti per l'acquisto di vetture, prevalentemente di alta gamma, che venivano in seguito noleggiate o vendute a terze persone, anche all'estero. Si indaga inoltre per reati societari e reati fallimentari.
Riguardo agli arresti la Procura ci risponde che in settembre – dopo accertamenti da parte della Polizia cantonale – sono scattate le manette ai polsi nei confronti di coloro che sono ritenuti i principali responsabili: un 50enne cittadino italiano residente in Lombardia e un 43enne pure cittadino italiano domiciliato nel Mendrisiotto. I due si trovano tuttora in carcerazione preventiva. Le principali ipotesi di reato sono quelle di truffa, appropriazione indebita, amministrazione infedele, cattiva gestione, omissione della contabilità e riciclaggio di denaro. Al vaglio, in aggiunta, vi è anche la posizione di numerose altre persone che si sospetta abbiano avuto un ruolo all’interno del sodalizio.
L’entità degli illeciti è ancora in fase di ricostruzione. Si parla al momento (per quanto riguarda il filone principale) di cifre quantificabili in circa 4, 5 milioni di franchi attraverso circa 70 società. Le autovetture sono più di 150.
L’inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Daniele Galliano.
