Un’oasi di pace tra ninfee ed anfibi

Già la posizione, ai piedi della montagna, fra le querce, è tutta un programma. Il biotopo di Camorino, al parco Motto Grande, è degno di protezione e di sicuro merita anche una visita per scoprire rane e rospi ma anche aironi ed altre specie animali. E sì che lì, fino a una quarantina di anni fa, c’era una cava aperta per consentire la realizzazione del tratto autostradale attraverso il Piano di Magadino grazie all’estrazione di materiale inerte. L’allora Comune, oggi quartiere di Bellinzona, dopo la chiusura dell’impianto, decise di rivalorizzare la zona, dando decoro a quello che oggi può essere considerato a tutti gli effetti un polmone verde arricchito pure da un parco giochi molto frequentato dai bambini. Quello che era un «semplice» stagno si è trasformato man mano in un biotopo di valore naturalistico alla luce della colonizzazione da parte degli anfibi. Accolse per un certo tempo, addirittura, delle tartarughe che i soliti ignoti deposero perché stufi (verosimilmente) di tenerle al loro domicilio non sapendo che in questo modo non facevano del bene a nessuno. Oggi lo specchio d’acqua di importanza nazionale è meta delle visite di numerose scolaresche e presenta una vegetazione acquatica e palustre tipica dei biotopi. Si possono individuare soprattutto delle ninfee, mentre come detto sono numerosi gli alberi che lo delimitano andando a creare un ambiente rilassante e rigenerante in calde giornate come quelle che vivremo nelle prossime settimane.