Un'offerta che risvegli nei momò la passione per il Generoso

MENDRISIO - L'origine è bernese ma l'affinità con il Ticino c'è e si percepisce. Il nuovo direttore della Monte Generoso SA si chiama Lorenz Brügger, ha 50 anni, è sposato da 24 con una ticinese di Balerna e lì, 17 anni fa, ha spostato il suo domicilio e ha visto crescere le due figlie. Il piglio d'Oltralpe, però, non l'ha perso.
Dall'incontro con Brügger, una delle cose che traspare immediatamente, è l'intenzione di non adagiarsi sugli allori: il primo anno di attività dopo l'apertura del Fiore di pietra è stato un successo clamoroso con circa 115 mila passeggeri trasportati in vetta con il trenino. «Il lavoro di consolidamento che ci attende adesso è probabilmente anche più impegnativo della costruzione del Fiore», spiega. L'investimento a sette zeri che servirà per gli interventi alla sovrastruttura è stato stimato tra i 20 e i 24 milioni di franchi, asserisce. Il capitale destinato alla regione da parte della Migros e del Percento culturale, sommato all'importo di 27 milioni già investiti nel Fiore, raggiungerà quindi quota 50 milioni di franchi in pochi anni.
«Parlando invece di ciò su cui vorremmo puntare a livello più astratto è la percezione che i momò hanno della loro montagna: ci piacerebbe che sentissero un maggiore senso di appartenenza a questi luoghi. Quando un bernese come me riceve ospiti – continua a raccontare Brügger – la prima cosa che fa è portarli in alta quota, sui monti circostanti la capitale per mostrare la vista sulla città e le sue bellezze. Qui invece, ciò che pensa la gente del posto è: "Peccato che il biglietto sia troppo caro!"». Per ovviare a tutto ciò, la Monte Generoso SA sta preparando offerte ad hoc per famiglie, per over 60 e per gli uomini d'affari.