Dietro le quinte

Un’officina dello sport all’avanguardia, per soddisfare le esigenze di ogni atleta

Il nuovo centro specializzato dell’Ars Medica, attivo a Manno da quasi un anno, è apprezzato da professionisti e dilettanti - Una prima per il nostro cantone, che permette di operare su tre differenti livelli: prevenzione, performance e riabilitazione dopo un infortunio
Una sportiva effettua delle misurazioni sulle pedane di forza in dotazione alla struttura di Manno. © CdT/Chiara Zocchetti
Nicola Martinetti
18.05.2021 20:25

Il colpo d’occhio, è di quelli che intrigano. Un’ampia e moderna sala, colma di macchinari e attrezzi sportivi di ogni genere. Da una parte, un paio di volti noti dello sport nazionale. Dall’altra, una coppia di atleti amatoriali. È l’essenza del nuovo Centro dello Sport della clinica Ars Medica, fiore all’occhiello del Gruppo Swiss Medical Network.

Un centro aperto a tutti

Ufficialmente aperto nel luglio del 2020 a Manno – dopo aver sofferto un piccolo ritardo, a causa della pandemia – il centro è oggi operativo e ben frequentato: «Stiamo crescendo – ci conferma il fisiologo Antonello Molteni –. Seppur convivendo con le norme legate al coronavirus, i nostri servizi sono fruibili e a disposizione di tutti gli interessati». Già, la grande novità rispetto ad altre strutture simili, è proprio questa. Il Centro dello Sport non è stato studiato soltanto per atleti professionisti, bensì per ogni genere di appassionato: «Il nostro obiettivo è quello di accogliere chiunque, dallo sportivo d’élite a quello dilettante, senza dimenticare chi non è praticante e vuole approcciarsi a questo mondo nella maniera più corretta e sicura possibile – prosegue Molteni con un sorriso –. Prendersi cura del proprio corpo e volerlo allenare nella giusta maniera è una prerogativa che deve accomunare ogni interessato».

Tre scopi ben definiti

Nel dettaglio, i servizi offerti dalla struttura di Manno hanno tre scopi ben precisi. Il primo è fare prevenzione, attraverso diversi test (da sforzo, ortopedici, ecc...) che permettono di fornire un quadro completo a chi vi si sottopone. Il secondo è quello di curare la performance grazie alle misure raccolte nel laboratorio di fisiologia sportiva, mentre il terzo è legato alla riabilitazione dopo un infortunio, con una grande sinergia tra l’équipe chirurgica e quella di terapia. Ovviamente, soprattutto in fase di prevenzione – dove non subentranto prescrizioni mediche, come invece accade al rientro dopo un infortunio – si parla più che altro di investimento: «La salute non è gratis e va sostenuta. Fare una valutazione, seppur magari non coperta dalla propria cassa malati, permette di evitare infortuni in futuro e di vivere con maggiore serenità l’attività sportiva. Un aspetto che a parer mio, non va sottovalutato a nessun livello», chiosa Molteni.

Strumenti di prima scelta

I macchinari messi a disposizione degli interessati, sono la vera e propria chicca del centro. Specifici e all’avanguardia, permettono valutazioni oggettive attraverso analisi mirate: «Nemmeno quando ero all’Inter, avevo a disposizione determinati strumenti – afferma scherzando Andrea Galli, ex fisioterapista della prima squadra nerazzurra, dal 2016 al 2020 –. Possiamo contare su pedane di forza il cui software è stato studiato per effettuare misurazioni molto particolari. Ma anche su una macchina isocinetica o dei dispositivi Gait up, per la valutazione della corsa. Questi sono solo alcuni esempi, ma ci sono anche attrezzi meno tecnologici ma altrettanto efficaci, che simulano la gestualità specifica dell’atleta». Il tutto supportato dalla tecnologia, per raccogliere ed elaborare i dati: «Così facendo otteniamo delle risposte oggettive e non soggettive, che permettono di prendere decisioni corrette – ad esempio – nell’ambito del ritorno all’attività sportiva dopo un infortunio».

Nessuna bandiera

Non sorprende, allora, che diverse squadre e vari sportivi ticinesi negli ultimi mesi abbiano deciso di passare dalla nuova struttura di Manno. Dai club di hockey a quelli calcistici, passando per elementi singoli attivi in altre discipline: «Collaboriamo con diverse società e diversi atleti, senza sottostare a bandiere specifiche – scherza Molteni –. Anzi, la nostra intenzione è quella di ampliare ulteriormente le collaborazioni, che creano un circolo di informazioni e di feedback».

L’esperienza di Camathias

Tra gli atleti che hanno deciso di sperimentare i servizi offerti dal Centro dello Sport, vi è anche il pilota ticinese Joël Camathias. Attivo nelle GT Series, il 40.enne ha toccato con mano i benefici del lavoro svolto: «In momenti diversi, ho sperimentato tutti e tre gli ambiti: prevenzione, performance e riabilitazione – ci confida –. Le sensazioni sono ottime, sento di essere progredito e prossimamente effettuerò ulteriori test sotto sforzo per monitorare l’evoluzione. Ci voleva una struttura del genere in Ticino, in grado di aiutare sia noi professionisti sia gli atleti dilettanti, a migliorarsi ulteriormente. Credo che in fondo nello sport lo scopo sia proprio questo: lavorare con costanza per perfezionare i propri risultati». Insomma, un’esperienza positiva che il pilota ticinese non ha mancato di condividere con le persone a lui vicine: «Ho già consigliato a diversi conoscenti di sfruttare i servizi offerti, perché mi hanno aiutato molto. Il Centro ha investito parecchio per avere macchinari di prima categoria e questo, a mio parere, fa la differenza».

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