«Urgente: rimettete a nuovo gli alloggi a reddito di Lugano»

È molto raro che una Commissione del Consiglio comunale convochi una conferenza stampa. Ma, come hanno sottolineato il presidente della Commissione edilizia di Lugano Urs Luchinger e il membro Ugo Cancelli ieri, stavolta la questione è «urgente» e meritevole di un’eccezione. Parliamo della richiesta di un credito quadro da 11 milioni di franchi per gli interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli immobili di reddito della Città di Lugano, fase 1. Vale a dire interventi su 15 stabili della Città, per un totale di circa 340 appartamenti e 30 spazi commerciali. Fra questi, le case del ‘48 in via Trevano (beni protetti a livello locale), le case sociale in via Torricelli (protette a livello cantonale), la caserma dei pompieri e villa Negroni a Vezia.
La Commissione, in particolare, ha voluto annunciare di aver firmato all’unanimità il rapporto in favore della concessione del credito: «Vogliamo dare un segnale positivo alle persone che abitano in questi stabili in condizioni precarie, nonché un segnale al Municipio: questi lavori devono essere fatti, e presto». La municipale Cristina Zanini Barzaghi, lo scorso aprile, aveva riconosciuto che si era in ritardo: «Per molti di questi edifici la manutenzione era stata trascurata nelle precedenti legislature», aveva detto nel presentare la richiesta di credito.
Patrimonio immobiliare vetusto
Il problema di fondo è che il patrimonio immobiliare della Città è vetusto. Si va da stabili costruiti nel 1900 (casa Luce in via Pelli) al 1992 (44 appartamenti in via Fusoni). Urgono quindi delle messe a norma a livello di sicurezza (gli impianti elettrici e antincendio sono vecchi, fra cui quello della caserma dei pompieri) ed energetico (nuove porte, finestre e serramenti). La riqualifica energetica permetterebbe anche di ricevere circa 450.000 franchi di sussidi dal Fondo cantonale per le energie rinnovabili. Man mano che gli inquilini daranno disdetta, verranno rinnovati anche gli interni degli appartamenti (si stima un costo fra i 700 e gli 800 franchi al metro quadrato). I locali rinnovati potrebbero poi subire un lieve aumento d’affitto, ma i prezzi resteranno contenuti, anche perché dovranno sottostare al nuovo Regolamento per l’assegnazione degli alloggi di proprietà della Città approvato lo scorso ottobre.
«Gli interventi sono necessari e urgenti - chiosa la Commissione edilizia. - Urge la messa in sicurezza di questi stabili»