Valichi comaschi chiusi, la politica litiga

Domani riapriranno i tre valichi di Ponte Cremenaga, Brusino e Ligornetto. Se la notizia ha fatto la gioia dei sindaci del Varesotto, che nei giorni scorsi avevano chiesto a gran voce la riapertura delle dogane per alleggerire le code dei frontalieri, nel Comasco - dove restano chiusi i valichi di Pizzamiglio-Maslianico e Valmara - la questione è diventata terreno di scontro tra la Lega e il Partito democratico.
Come riporta il Corriere di Como, il deputato leghista ed ex sottosegretario all’Interno Nicola Molteni ha puntato il dito contro l’Esecutivo: «Il Governo si dimostra ancora una volta inadeguato, insensibile verso il legittimo diritto di mobilità dei comaschi e dei frontalieri lariani, evidentemente discriminati per totale incapacità da parte di un Esecutivo sempre meno rappresentativo degli interessi di tutti gli italiani». Pronta è arrivata la replica del Partito democratico comasco, con il segretario provinciale e sindaco di Solbiate con Cagno Federico Broggi che rimanda le critiche al mittente: «Da mesi siamo al lavoro per i nostri frontalieri. Mentre siamo in stretto contatto con il Governo in una trattativa fondamentale per il territorio, però, la Lega sproloquia e tenta di raccattare qualche voto. Dov’erano i leghisti quando abbiamo lanciato per primi l’allarme sui valichi chiusi?».
C’è chi invece, come il sindaco di Centro Valle Intelvi Mario Pozzi, attacca direttamente la Confederazione: «Quanto deciso dal Governo di Berna sembra una presa in giro. Anzi, un’umiliazione nei confronti degli oltre mille frontalieri intelvesi – ha detto ad Espansione Tv – hanno riaperto tre valichi minori in provincia di Varese e hanno lasciato chiusa la dogana della Valmara, costringendo gli abitanti della Valle Intelvi a passare il confine da Como o da Valsolda, allungando di due o tre ore al giorno il tempo trascorso in macchina. Davvero non riesco a capire il senso di questa decisione. Parlo a nome di centinaia di frontalieri e dei sindaci: bisogna riaprire la dogana della Valmara al più presto».