Ticino

Vallemaggia, sì al credito: «Un segno di solidarietà»

Consegnato il rapporto della Commissione gestione e finanze che intende mettere al voto un credito di 25 milioni da destinare ai lavori di sistemazione urgenti dopo l'alluvione che l'estate scorsa, a fine giugno, aveva provocato otto morti tra Bavona e Lavizzara – Aiuti anche alla Leventina
© KEYSTONE/Michael Buholzer
Jona Mantovan
02.09.2025 22:30

La Commissione della gestione del Cantone ha consegnato un rapporto firmato all’unanimità per concedere aiuti all’Alta Vallemaggia: in tutto, un credito di oltre 25 milioni per i lavori di sistemazione urgenti alle strutture danneggiate dalla tragica alluvione di un anno fa, che oltre ad aver provocato ingentissimi danni materiali (spazzando via case, automobili, macchinari agricoli e terreni) è anche costata la vita a otto persone tra Bavona e Lavizzara. Una fetta di aiuti andrà pure alla Leventina, che aveva comunque subìto danni dal passaggio del nubifragio, seppur non in maniera così devastante come quelli nel distretto limitrofo.

In Commissione, commenta Fiorenzo Dadò (Centro), uno dei relatori del rapporto (insieme a Samantha Bourgoin dei Verdi, Daniele Piccaluga della Lega, Luca Renzetti del PLR, Fabrizio Sirica del PS e l’UDC Roberta Soldati), «c’è stata una grande adesione, a dimostrazione di come la solidarietà, quando il Ticino e la sua popolazione ne hanno bisogno, è trasversale a tutti i partiti. Questo è sicuramente un aspetto positivo». Addirittura, prosegue il presidente del Centro, la Commissione ha voluto dare «un ulteriore segnale di vicinanza ai territori colpiti, andando ad aiutare un pochino di più, aggiungendo al credito inizialmente previsto altri 200 mila franchi per la progettazione del ripristino della terra di Fontana in Valle Bavona».

Una risoluzione rivolta a Berna

Per quanto riguarda la possibile perdita dei pagamenti diretti della Confederazione a favore delle aziende agricole colpite, dato che verosimilmente non tutti i terreni potranno essere ripristinati entro la prossima primavera, l’invito al Consiglio di Stato è a «intavolare nuove trattative con la Confederazione» e a «trovare una soluzione provvisoria a beneficio dei contadini già pesantemente colpiti, così come già ipotizzato nel Messaggio». In particolare, spiega Dadò, la Commissione sta valutando di proporre durante il prossimo Gran Consiglio una risoluzione per sensibilizzare Berna sulla situazione degli agricoltori colpiti.

Sguardo oltre il Ticino

Il rapporto, nelle sue conclusioni, estende un occhio di attenzione e riguardo anche oltre i confini cantonali, esprimendo vicinanza nei confronti della comunità di Lostallo in Mesolcina, che la settimana precedente rispetto all’alluvione dell’Alta Vallemeggia era stata colpita da un evento analogo che aveva causato vittime (tre morti, ndr) e danni materiali ingenti, oltre che al Paese di Blatten in Vallese, «che nel mese di maggio era stato devastato dal crollo di un ghiacciaio», si legge nelle ultime battute del documento. Tornando all’importo esaminato dai relatori, si propone come detto lo stanziamento di un importo complessivo di 25,4 milioni e l’autorizzazione alla spesa di poco meno di tre (2,89) «quale sussidio complessivo cantonale e federale». Una cifra la cui porzione principale (13,2 milioni, aggiornamento del credito quadro di 16 milioni) sarebbe dedicata alle opere di protezione e premunizione delle strade cantonali tra Vallemaggia e Leventina, per il periodo 2024-2027.

Un elenco dettagliato

Ma nel dettagliatissimo elenco (suddiviso in otto punti) figurano tanti altri aspetti: ad esempio, 3,5 milioni per sistemazioni idrauliche e sgomberi; altri 3, invece, per migliorie strutturali agricole e pagamenti diretti; oltre 2,1 per il ripristino delle infrastrutture di approvvigionamento idrico e di smaltimento delle acque, oltre che per la rimozione dei rifiuti dispersi; altri 1,2 per la ratifica dei costi sostenuti dal Dipartimento delle istituzioni per la gestione degli interventi coordinati dallo Stato maggiore regionale di condotta (operazioni di soccorso, ricerca e ripristino degli enti di soccorso, della protezione civile e dell’Esercito).

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