Verso le elezioni

Verso un testa a testa per la prima elezione a Tresa

PLR e la lista civica Per Tresa sembrano potersela giocare alla pari, mentre il movimento progressista pare più indietro - A Neggio serve un nuovo sindaco, mentre a Caslano, Magliaso e Pura si cercano conferme - Tacite a Vernate
©CDT/CHIARA ZOCCHETTI
Federico Storni
11.03.2021 06:00

Quando sei nuovo, è tutto un po’ più incerto. È il caso di Tresa (Comune nato dall’aggregazione fra Croglio, Monteggio, Ponte Tresa e Sessa), i cui cittadini saranno chiamati alle urne il 18 aprile per eleggere il primo Esecutivo e Legislativo della storia della nuova nuova realtà. C’è quindi molta curiosità per vedere come le tre liste si spartiranno le sedie e chi saranno i primi cinque municipali. Guardando ai risultati delle ultime elezioni nei singoli Comuni e sentendo le voci dei protagonisti, si profila un testa a testa fra PLR e la lista civica Per Tresa (a cui hanno aderito esponenti della Lega, dell’UDC e del PPD), con TresaSostenibile, di ispirazione progressista, un po’ più indietro. TresaSostenibile che per il Municipio (cinque i posti disponibili) candida Giuliano Zanetti, Mario Zarri, Stefano Klett, Paride Destefani e Serena Quinto. Per il PLR in lizza invece Daniel Buser (attuale sindaco di Ponte Tresa), Chiara Casari, Mirna Cassis Ferretti, Marco Galli e Margherita Manzini (sindaca di Croglio). Per Tresa, infine, propone Piero Marchesi (sindaco di Monteggio), Dario Bozzolo, Samantha Cereghetti, Emma Rossinelli e Massimo Tavoli. In altre parole, chi ha lavorato allo studio aggregativo sarà in lizza ad aprile.

Maggioranza relativa

Cinque le liste in corsa a Caslano - una in più rispetto al 2016, perché socialisti e verdi correranno separati - dove il PPD del sindaco Emilio Taiana mira a confermare la maggioranza relativa in Municipio. Il Gruppo Lega-UDC-UDF (13,7% delle schede cinque anni fa) schiera, oltre al municipale uscente Andrea Signorini, Denny Bettelini, Luca Bizioli, Ilario Migliari, Lidia Ruta Cucuzza, Andrea Wiesner e Mario Markus Weishaupt. Verdi e PS + indipendenti (13,3%) correranno come detto separati. I primi candidano il solo Sebastiano Oliveri, i secondi Loretta Corona, Manuel Friedrich, Dario Mantegani, Paola Righetti, Enrico Rossi, l’uscente Pierre Signorini e Mehmet Türkkan. Per il PLR (17,1%) sono in corsa l’uscente Michela Bottani, Simone Boraschi, Francesco Brunone, Gianfranco Covino, Marco Mariatti, Franco Moser e Paolo Pasquali. Non si ripresenterà invece l’attuale vicesindaca Iris Brugnetti. Il PPD + GG + Verdi Liberali (31,4%), infine, oltre al sindaco Emilio Taiana schiera il municipale Adam Jardini, Silvia Barbareschi Perazzi, Loredana Ferraroni, Giona Fieni, Damiano Robbiani e Christian Sauer. Non si ripresenta il municipale Christian Bettelini.

Si ripresentano tutti

A Magliaso il partito di riferimento è il PLR, che nel 2016 aveva ottenuto il 33,3% delle schede (otto punti percentuali in più rispetto al 2012) e che detiene la maggioranza assoluta, esprimendo inoltre sindaco e vicesindaco. Entrambi - Roberto Citterio e Andrea Kundert - si ripresentano, così come la municipale Yosella Fè Fossati. Completano la lista Magda Lupi Gutknecht e Mariella Vanacore. US e Verdi (11,7%) e PPD (17,4%) non saranno della partita ad aprile, ma sembrano essere in gran parte confluiti nella lista civica Magliaso Insieme, che schiera il municipale uscente (PPD nel 2016) Roberto Narduzzi, Matteo Abate e Udo Oppliger. Ultima lista in corsa è RinnoviAmo Magliaso (Lega-UDC-Indipendenti, 17,8% cinque anni fa), che candida l’uscente Luca Paltenghi, Daniele Bernasconi, Luca Ferrara e Gabriel Pastor. Tutti i municipali in carica, insomma, solleciteranno un altro mandato.

Un exploit da consolidare

Nel 2016 il panorama politico di Pura era stato scosso dall’arrivo della lista Puramente Civica, che alla sua prima apparizione aveva ottenuto il 40,2% di schede, la maggioranza assoluta ed espresso il sindaco Matteo Patriarca e il vicesindaco Remo Ferretti. Puramente Civica che ad aprile mira a consolidare l’exploit: in corsa i tre uscenti (la terza è Elena Bernasconi) assieme a Tullia Spinelli e Ivo Soldati. Cerca anche la riconferma il municipale PPD Paolo Ruggia: la lista PPD + GG + Verdi Liberali (26%) è completata da Beatrice Cenci Araya, Stephanie Grazi, Oscar Parini e Giuseppe Prezzemoli. Non si ripresenta invece il municipale Nicola Aimar, che già da metà legislatura si era dichiarato indipendente: Lega-UDC-Indipendenti (17,6%) puntano però quantomeno a conservare il seggio e schierano Gabriele Luvini, Paolo Ronchetti, Roberto Cavadini, Ivano Renner e Dino Luraschi.

Chi sarà il nuovo sindaco?

Chiudiamo la carrellata malcantonese con Neggio che, comunque vadano le cose, ad aprile avrà un nuovo sindaco. Come già annunciato un anno fa, Matteo Talleri (PPD) non solleciterà un nuovo mandato per motivi lavorativi. Il PPD in comune è il partito di maggioranza (oltre il 44% delle schede nel 2016) e mira a confermare la situazione: in lista figurano gli uscenti Antonella Notari e Dario Francisci, nonché Sabina Fehr. Il Gruppo Unione (31%) schiera per suo canto gli uscenti Moreno Barberis Gracco e Tristana Martinetti (vicesindaca). A evitare che l’elezione del Municipio avvenisse in modo tacito ci hanno pensato Lega/UDC/Indipendenti, che schierano Costantino Cattani, Esattamente come quattro anni fa: allora Cattani (sotto il cappello della sola Lega) non riuscì a entrare in Municipio, e già allora le altre due forze politiche avevano schierato in tutto solo cinque candidati, tanti quanti sono i posti nell’Esecutivo. Ma per rompere le uova nel paniere, la destra dovrà riuscire ad aumentare sensibilmente i consensi: nel 2016 ottenne il 9% delle schede.

Tacite a Vernate

Contrariamente a un anno fa, a questo giro a Vernate l’elezione del Municipio è stata tacita, così come quella del Consiglio comunale. A comporre l’Esecutivo saranno per la lista civica Vernate domani l’attuale sindaco Giovanni Cossi, il vicesindaco Mauro Tona, il municipale Angelo Vegezzi e Giacomo Müller (che sostituisce Giuditta Rapelli), nonché per il PLR il municipale Andrea Russi. Rispetto a un anno fa non si sono candidati Piotr Nikiforoff (Verdi liberali) e Ferruccio Grassi (Lega), che siederà però in Legislativo.

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