Vezia e Cadempino: svincoli a raccordi per liberarsi dal traffico

Una nostra rapida incursione ha subito evidenziato il problema. Per raggiungere la zona artigianale di Vezia e la zona industriale di Cadempino, il viavai di veicoli pesanti e vetture aziendali è incessante. In pochi minuti di presenza sul territorio abbiamo contato almeno dieci camion transitare e incrociarsi sul tratto che dalla rotonda di Lamone porta a via al Mulino - all’ingresso del nucleo residenziale di Cadempino - per poi immettersi in via Industria, attraversare due zone industriali e proseguire lungo un collegamento che conduce alla zona artigianale di Vezia, situata nei pressi della Tenuta Bally. Un’area, questa, che può essere raggiunta da chi lavora nel comparto anche utilizzando la vicina via Ressiga, in un reticolo di strade che attraversano la parte bassa di Vezia. Un paesaggio ideale per compiere passeggiate e gite in bicicletta: infatti abbiamo incrociato anche diverse persone a piedi e sulle due ruote. Dal prossimo 10 dicembre però, almeno sulla carta, la viabilità di questo perimetro potrebbe iniziare a migliorare: il Consiglio comunale di Vezia sarà chiamato a decidere se accogliere o meno la variante di Piano regolatore denominata «svincolo industriale».
Un problema pluriennale
Il problema dell’accesso alle aree artigianali di Vezia e Cadempino avrebbe potuto trovare una soluzione definitiva nel 2016, quando il Municipio di Vezia aveva sottoposto al Dipartimento del territorio una variante che comprendeva la realizzazione di uno «svincolo antitraffico» per collegare la zona industriale di Cadempino alla rotonda della galleria Vedeggio-Cassarate, permettendo così di migliorare sensibilmente la viabilità e la qualità di vita dei residenti nei due nuclei abitativi. Il Cantone però aveva sollevato diverse criticità - sintetizzabili in un sovraccarico ulteriore della strada che dalla rotonda della Vedeggio-Cassarate conduce alla rotonda Povrò di Breganzona (che porta alle Cinque Vie di Massagno) e per i camion che sarebbero transitati in zone di protezione delle acque sotterranee presenti nel comparto di Vezia. Da qui la necessità, da parte di Vezia, di rivedere il progetto e realizzare una «variante della variante»: quella giunta in questi giorni al vaglio del Consiglio comunale.
Vittoria a metà
Il nuovo progetto, adattato alle ineludibili richieste di Bellinzona, se accolto contribuirà alla soluzione del problema dell’accesso alla zona artigianale di Vezia grazie alla realizzazione di un semisvincolo industriale che collegherà, in uscita e in entrata, il comparto lavorativo alla strada principale che dalla rotonda della Vedeggio-Cassarate conduce alla rotonda Povrò di Breganzona. Questo grazie all’utilizzo di una bretella costruita per il cantiere di AlpTransit, che potrà essere riutilizzata al termine dei lavori, e alla realizzazione di un’ulteriore raccordo. Se per Vezia la soluzione potrebbe essere vicina, per Cadempino la situazione è ancora incerta. Attualmente è in fase di studio la possibilità di realizzare due accessi per congiungere il comparto industriale con l’autostrada. Il primo, situato in via Industria, vicino allo stabilimento Zambon, permetterebbe di collegarsi direttamente all’autostrada in direzione nord. Il secondo, in zona Tennis Les Amis, porterebbe alla rotonda della Vedeggio-Cassarate consentendo ai camion di dirigersi a sud, sia sull’autostrada sia sulla strada verso Ponte Tresa. Un progetto che vede coinvolti anche il Comune di Vezia, il Cantone e la Confederazione e i cui sviluppi non sono noti.
Nel frattempo, il 10 dicembre, il Consiglio comunale di Vezia, dopo oltre un decennio di girotondi progettuali e pianificatori, potrà dare luce verde allo svincolo industriale. Toccherebbe poi al Consiglio di Stato approvarlo in via definitiva.