Pianificazione

Vezia fra traffico lento e una nuova casa per anziani

Il Consiglio comunale è chiamato ad approvare l’istituzione di una zona a trenta all’ora su buona parte di via San Gottardo, nonché la possibilità di costruire una struttura per la terza età - Le decisioni non saranno scontate
Il parcheggio su cui potrebbe sorgere la casa per anziani. ©CDT/CHIARA ZOCCHETTI
Federico Storni
08.09.2020 06:00

Vezia si sta preparando ad affrontare un nuovo capitolo della sua tormentata pianificazione: lunedì 28 settembre il Consiglio comunale è chiamato a decidere se accettare o meno una variante di Piano regolatore mirata a intervenire in maniera importante sul traffico veicolare di via San Gottardo. Variante che, se respinta, farebbe sfumare la possibilità di costruire una casa per anziani al posto del parcheggio nella foto accanto. E non è scontato che si tratterà di una formalità: il sindaco Bruno Ongaro, da noi contattato, non ha formulato previsioni, forse anche in seguito a quanto accaduto nell’ultima seduta del Legislativo, lo scorso giugno.

Il no di giugno

E qui è necessario fare un passo indietro. La proposta di ripensare le strade sul territorio comunale tramite variante di Piano regolatore risale al 2011 e riguardava, oltre a via San Gottardo, anche via Kosciuszko e il comparto di villa Negroni. Negli anni, però, il Municipio ha deciso di separare il messaggio in tre tronconi: una variante per via San Gottardo, una per villa Negroni, e una per insediare una casa per anziani. Al contempo, l’Esecutivo ha proposto una variante anche per il «comparto Morosini» - nel parco attorno a villa Negroni - al fine di permettere all’Associazione italiana di Lugano per gli anziani (AILA) di edificare una residenza per anziani autosufficienti. Variante che è stata approvata nel 2018 ma poi invalidata da un vizio di forma. Variante che, tornata sui tavoli del Legislativo il giugno scorso, un po’ a sorpresa non è stata approvata: il Consiglio comunale si è spaccato e non ha raggiunto la maggioranza assoluta di favorevoli per due voti. A non convincere (c’era un rapporto contrario della Commissione delle petizioni) era l’aumento degli indici di sfruttamento, malgrado un preavviso favorevole del Cantone. Il progetto ha dunque subito un stop, e per ripartire è previsto un incontro tra Municipio e AILA: «Sarebbe stato un valore aggiunto - dice Ongaro. - Pur accettando la decisione del Consiglio comunale restiamo convinti di aver fatto tutto il possibili per portare un progetto positivo per il Comune».

Per contro, il Legislativo aveva dato luce verde alla variante per villa Negroni, che riguarda in particolare la riconversione di una strada di cantiere AlpTransit in una strada ciclopedonale con possibilità di transito dei veicoli d’urgenza.

Strade e dintorni

Ora sul tavolo ci sono le varianti per via San Gottardo e per la casa per anziani. «Se salta la prima non si farà la seconda», dice Ongaro, che come accennato non fa pronostici su quel che potrà accadere durante la seduta di fine settembre del Legislativo: «È un grosso punto di domanda perché ci sono a giusta ragione opinioni differenti: a volte contrastanti, a volte sovrapposte». Un primo termometro della situazione saranno i rapporti commissionali, attesi a breve.

Il tema, in effetti, è delicato. Punto forte della variante di via San Gottardo è l’istituzione di una zona trenta fra il passaggio pedonale di fronte alla Manor e la rotonda in zona Liceo 2. Come misura accompagnatoria, inoltre, si vuole inserire una fascia multifunzionale al centro della carreggiata allo scopo di fluidificare il traffico, facilitando in particolare le svolte a sinistra. In pratica una copia di quanto fatto a Köniz, nel canton Berna, un altro comune attraversato da una strada a grande percorrenza che voleva recuperare un po’ di qualità di vita per i propri residenti, riuscendoci. Se la variante passasse, la zona trenta non sarà in ogni caso subito realtà: «Bisognerà poi discuterne con il Cantone per implementarla, e l’impressione è che a Bellinzona siano restii - dice Ongaro. - Balerna ha fatto una richiesta simile, se l’è vista negata e ora ha ricorso». Altro tema importante della variante è quello delle destinazioni d’uso degli edifici che si affacciano su via San Gottardo. Da un lato si intendono confermare gli spazi di vendita degli alimentari, dall’altra si vuole ridurre il potenziale per l’insediamento di nuove attività di fornitura di beni per favorire l’aspetto residenziale. Questo in particolare fra la rotonda del Liceo 2 e l’incrocio per Savosa.

Progetti collegati

La variante, infine, si china anche sul concetto di «Porta Nord», tra la Manor e la rotonda per Cureglia. La proposta è che la zona sia destinata ad accogliere alberghi, ristoranti, stabili commerciali ed amministrativi, per i servizi, per attività di formazione e culturali. È previsto anche un nuovo accesso a servizio in particolare delle zone residenziali a monte, collegato direttamente alla rotonda. La funzionalità di tale proposta è stata verificata e confermata tramite uno studio specifico sul traffico, ma i residenti temono un aumento dei transiti.

La Porta Nord è anche l’area in cui potrebbe in futuro sorgere la nuova casa per anziani, oggetto come detto di una separata variante di PR atta proprio a rendere possibile la sua realizzazione. La cosa per certi versi curiosa, però, è che anche se la variante andasse in porto, la casa per anziani potrebbe non vedere mai la luce. Se tutto andrà liscio, infatti, sorgerà a Comano. L’opzione Vezia è una sorta di salvagente nel caso la sua realizzazione a Comano dovesse sfumare (l’iter pianificatorio si è già arenato una volta ed è ripartito solo di recente). Ma prima, come visto, Vezia deve decidere se lo vuole, il salvagente. E volerlo significa anzitutto accettare la nuova via San Gottardo. O tornare ai piedi della scala.