Via Ciusaretto, Muzzano non molla

Partiamo da qui, dall’accorato ed esasperato ricorso inoltrato da Muzzano al Tribunale cantonale amministrativo (TRAM): «Ci appelliamo a voi affinché per una volta i nostri diritti non siano sacrificati sull’altare di principi sempre invocati a senso unico. Da circa 20 anni si cerca di porre rimedio a un situazione scandalosa e si è ottenuto il nulla. L’Autorità e la cittadinanza hanno finora sofferto con grande senso del dovere e hanno fatto fronte a richieste che viste a posteriori sono assurde, costose e inutili. Chiediamo di essere trattati alla stregua di altri Comuni. E se si verificherà un incidente grave denunceremo il fatto come prevedibile e ineluttabile».
L’oggetto del contendere è l’introduzione di una limitazione al traffico di transito sulla stretta via Ciusaretta («la strada è diventata una scorciatoia rispetto alle arterie principali», sostiene il Comune), che transita per il nucleo e senza marciapiede. Il ricorso al TRAM non è che l’ultima di una lunga serie di scontri fra Muzzano, il Cantone, i Comuni limitrofi (Sorengo in particolare) e la Commissione dei Trasporti del Luganese (CRTL).
Gli sviluppi degli ultimi mesi
Della questione ci eravamo occupati l’ultima volta nell’aprile del 2019. Muzzano aveva appena incassato un no qualificato da Bellinzona riguardo all’introduzione di una zona a traffico limitato. Qualificato nel senso che dal Dipartimento del territorio è stato chiesto uno studio specialistico che consideri le conseguenze del travaso di traffico che conseguirebbero a eventuali limitazioni su via Ciusaretta sul resto della rete stradale.
Nelle settimane seguenti Muzzano ha provato a organizzare un incontro con i Comuni limitrofi, ma Sorengo - il più critico sulla misura, per paura che via sia un aumento del traffico del 20% sulla «sua» via Laghetto - non si è presentato. A giugno Muzzano, «dimostrando una perserveranza fuori dal comune nel continuare a produrre perizie e supporti tecnici onerosi per il cittadino contribuente», ha prodotto nuovo materiale che dimostrerebbe che la limitazione darebbe benefici anche a Breganzona. A Novembre la CRTL si è detta favorevole a un test di prova della misura, mentre Sorengo ha chiesto rilevamenti sui transiti più precisi.
A inizio anno, a Muzzano è infine toccata la doccia fredda: la Divisione delle costruzioni del DT ha deciso che la misura, anche in forma di test, non appare giustificata. Né una verifica per determinare l’aumento di traffico sulle altre arterie della zona. In altre parole, via Ciusaretta resta com’è: a libero accesso. Il che ci riporta a oggi, con Muzzano che ha impugnato la decisione al TRAM, chiedendo ai giudici di annullarla e di permettere al Comune di partire con il periodo di prova: «Si continuerà a chiedere sacrifici a senso unico agli abitanti di Muzzano per l’eternità?», termina il ricorso. La strada per aver ragione è stretta, proprio come via Ciusaretta.