Via la patente, resta solo il motorino

BELLINZONA - «Praticamente non avevo scelta. Senza patente non mi rimaneva che il motorino per andare al lavoro, essendo pure impiegato a turni, anche di notte. Abito in collina e la mia ditta si trova nella zona industriale. Entrambi i contesti mal serviti dai mezzi pubblici. Ogni giorno quindi mi sono sobbarcato oltre 60 chilometri sul mio Ciao. Ma che fatica trovarne uno»: a parlare è Giorgio, uno dei numerosi ticinesi incappati in infrazioni stradali che hanno comportato il ritiro della patente. «Nelle decisioni di revoca dell'ufficio giuridico della sezione cantonale della circolazione viene espressamente indicato che in pratica l'unico mezzo a motore utilizzabile – salvo per rare questioni di sicurezza o di malattia – è il ciclomotore, categoria M, con velocità massima a 30 km/h e cilindrata non oltre i 50 ccm. Fino a qualche anno fa, l'utente doveva chiedere l'autorizzazione. Inoltre per lui c'era la possibilità di mettersi al volante di una vetturetta tarata a 45 km/h. Oggi non rimane che il motorino» spiega il direttore aggiunto della Sezione della circolazione Aldo Barboni.
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