Lavizzara

Via libera all’arrampicata sulla diga

Stanziati 40.000 franchi per realizzare sullo sbarramento del Sambuco una palestra artificiale per il climbing
(Foto Carlo Reguzzi)
Nadia Lischer
12.06.2019 19:22

LAVIZZARA – Utilizzata da oltre sessant’anni come bacino d’accumulazione per le sottostanti centrali idroelettriche, la diga del Sambuco a Fusio si appresta ora ad assumere anche un’altra funzione. Quella di palestra d’allenamento per l’arrampicata. Lo ha deciso nella seduta di martedì sera il Consiglio comunale di Lavizzara, stanziando un credito di 40.000 per l’allestimento di quattro vie di diverse difficoltà. La più impegnativa porta in cima alla diga, che con i suoi 130 metri è la terza più alta del Ticino. «Prevediamo di inaugurare la parete artificiale d’arrampicata verso la fine di luglio», annuncia al CdT il sindaco Gabriele Dazio, spiegando che il progetto nasce da un’idea del Gruppo Manifestazioni Fusio. Idea che l’associazione aveva già sottoposto, invano, nel 2010 al proprietario della struttura. Le Officine idroelettriche della Maggia (Ofima), infatti, non avevano concesso la necessaria autorizzazione, che ora, dopo un decennio e varie trattative, «si sono dette favorevoli a rilasciare a condizione che fosse stato un Ente di diritto pubblico a promuovere gli interventi», spiega il sindaco. Ecco, dunque, che «il Municipio di Lavizzara ha deciso di prendersi a carico il progetto (ndr, rielaborato l’anno scorso dal Gruppo Manifestazioni Fusio in collaborazione con l’Associazione Guide Ticino), assumendosi le spese per la sua realizzazione e in futuro i relativi costi di manutenzione». In accordo con Ofima, la zona d’accesso alla parete d’allenamento sarà delimitata da una recinzione chiusa (amovibile durante l’inverno). «Chi vorrà usufruire della parete artificiale – spiega Dazio – dovrà, previo pagamento di una cauzione e sottoscrizione di un apposito contratto d’utilizzo e di responsabilità, ritirare la chiave del cancello in uno degli esercizi pubblici di Fusio». Inserito nel Masterplan dell’Alta Vallemaggia, il progetto può contare sul sostegno dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli, nonché dell’Ente regionale per lo sviluppo del Locarnese e Vallemaggia, oltre che su quello del Gruppo Manifestazioni Fusio. Sull’esempio di quanto già fatto nel 1999 in alta Valle di Blenio sulla diga del Luzzone (che con i suoi 160 metri d’altezza vanta il titolo di via d’arrampicata artificiale più lunga del mondo), lo sbarramento del Sambuco verrà valorizzato e trasformato in una nuova opportunità per la pratica del climbing. Si arricchisce così l’offerta sportiva ma anche turistica in Vallemaggia, regione già nota per la presenza di molteplici vie naturali appositamente attrezzate per la pratica dell’arrampicata.

Sì allo sviluppo della Val di Prato

Dopo aver archiviato i conti consuntivi 2018 con un utile di 26.237 franchi, pollici alzati da parte del Consiglio comunale di Lavizzara anche per il progetto di sviluppo territoriale-paesaggio della Val di Prato promosso dal Patriziato di Prato Vallemaggia. Iniziativa che prevede interventi di valorizzazione e protezione per 1,3 milioni di franchi, che il Comune sosterrà con un contributo di 70.000 franchi. Altri 53.275 franchi sono stati stanziati a favore del progetto Bosco di protezione Menzonio-Monti di Cima promosso dal Patriziato di Menzonio per continuare a salvaguardare l’area interessata dal possibile distacco di valanghe. Tra gli altri crediti votati, segnaliamo infine un contributo di 30.000 franchi destinato alla Parrocchia di Fusio per il rifacimento completo del tetto in piode della chiesa di Santa Maria Assunta.