Lugano

Via «Nano» Bignasca è una strada in salita

Dopo due anni di lavori la Commissione stradario è giunta alla conclusione che in passato, salvo «lodevoli eccezioni», a nessun municipale è stata dedicata una via in città – La proposta della Lega dei ticinesi non è perciò ancora arrivata sul tavolo del Municipio
© Ti-Press/Francesca Agosta
Andrea Bertagni
Andrea Bertagni
25.08.2025 06:00

Via Giuliano Bignasca dovrà ancora attendere. La proposta di intitolare una strada al fondatore della Lega dei ticinesi – scomparso nel 2013 – non è ancora arrivata sul tavolo del Municipio, come conferma al CdT il presidente della Commissione stradario della città di Lugano, Roberto Badaracco. «La questione – spiega – è ancora pendente presso la Commissione stradario che presiedo. Avevamo svolto degli approfondimenti per capire quanti nomi di municipali fossero presenti nello stradario e ci siamo accorti che, a parte qualche lodevole eccezione, dovuta però non al ruolo politico rivestito, le uniche strade sono intestate a ex sindaci di Lugano. La prassi applicata finora è stata questa. Di conseguenza non siamo ancora andati con alcuna proposta al Municipio».

La richiesta del movimento

Sulla proposta di intitolare una via a Lugano al «Nano» se n’era parlato pubblicamente l’ultima volta circa un anno fa. Quando Badaracco, intervistato da La Domenica, aveva ricordato, appunto, l’iter messo in piedi per esaminare la richiesta avanzata dal movimento di via Monte Boglia. Movimento che da parte sua aveva anche già individuato quale poteva essere la strada giusta, ovvero quella che conduce alla Foce del Cassarate, poiché «è stato il Nano a promuovere la riqualificazione che l’ha resa così bella», aveva indicato ai media Andrea Sanvido, primo firmatario dell’interrogazione che ha lanciato nel marzo 2023 – quindi a dieci anni dalla scomparsa di Bignasca – la proposta a livello politico. Un termine, quello di dieci anni, non scelto a caso, perché, prima di nominare una via in città, occorre aspettare proprio dieci anni dalla scomparsa della persona di turno. È per questo motivo, ad esempio, che non è stata ancora intitolata una via o una piazza a Marco Borradori, scomparso 4 anni fa, nonostante una raccolta firme che in poche settimane aveva raccolto quasi 5 mila sottoscrizioni.

Il lavoro nella commissione

Esprimendosi nell’agosto 2023 sull’interrogazione del gruppo della Lega in Consiglio comunale - con primi firmatari Andrea Sanvido, appunto, e Gianmaria Bianchetti -, il Municipio aveva già spiegato che prima si sarebbe dovuto svolgere un lavoro di approfondimento. Lavoro che due anni fa si pensava di ultimare «entro il mese di settembre 2023». Solo dopo l’analisi, rilevava ancora l’Esecutivo, si sarebbe potuto avere «uno sguardo completo e oggettivo che permetterà di meglio valutare l’opportunità di future dediche e si entrerà nel merito della proposta per una via dedicata a Giuliano Bignasca». Oggi, due anni dopo, la proposta, dopo gli approfondimenti del caso, non è però ancora arrivata sul tavolo del Municipio. Esecutivo «a cui - scriveva un anno fa su Facebook il municipale della Lega Lorenzo Quadri - spetta la decisione. Se poi, come scontato - aggiungeva Quadri - in Consiglio comunale, perché nell’Esecutivo sarà facile contarsi, qualcuno avrà da starnazzare sull’intestazione di una via al Nano, che si accomodi, ci sarà da divertirsi».

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