Viaggio nel tempo dell’arte con gli occhi di un bambino

Michelangelo, Caravaggio, Van Gogh, Andy Warhol e molti altri illustri personaggi della storia dell’arte. Tutti esposti, assieme, al Palacinema di Locarno. «È un evento eccezionale, che può assumere la valenza culturale e turistica del Festival del film», per dirla con Alain Scherrer. O ancora: «Bravi, questa volta Locarno batte Lugano 1 a 0», come sottolinea Marco Borradori. Naturalmente le esternazioni dei sindaci delle città del Verbano e del Ceresio, contenute nel video promozionale della mostra, sono volutamente iperboliche. Ma questo entusiasmo ben riflette lo straordinario risultato ottenuto dal progetto «Un viaggio nel tempo dell’arte», al quale hanno partecipato due classi delle quinte elementare delle scuole di Locarno e che è appunto scaturito nell’esposizione inaugurata al PalaCinema. «L’esposizione è il culmine di un percorso di formazione iniziato due anni fa dagli allievi, incentrato sulla storia dell’arte, che li ha portati dalle pitture rupestri fino ai giorni nostri, ripercorrendo i secoli e studiando i più affermati autori, così come le loro tecniche», spiega la maestra Cristina Zeeb, motore del progetto assieme alla collega Dayla Bassi. Tecniche che poi hanno messo in pratica, dando vita alla mostra.
Dalle teoria alla pratica
Una mostra anche didattica, perché non si potranno solo ammirare le opere dei giovani artisti, ispirate a quelle di grandi pittori e scultori, ma vi sarà anche la possibilità di cimentarsi in prima persona in alcune di queste tecniche. Il tutto grazie ad alcune apposite postazioni: per questioni legate alla pandemia si consiglio di portare matite colorate, colla, forbici e così via. La mostra, per la quale è stato di fondamentale importanza il sostegno dei docenti di arti plastiche e anche quello di diversi artisti come Manlio Del Curto, è gratuita. E sarà aperta dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 20, fino al 13 giugno. Disponibile, al prezzo simbolico di 5 franchi, anche una guida creata appositamente, con al suo interno un’ulteriore «guida rapida» per docenti o genitori. «L’intento è quello non solo di esporre le opere, ma che gli spettatori escano da qui con qualcosa in più», aggiunge Cristina Zeeb.
Un tesoro che non si perderà
«Si tratta di una novità assoluta sia per l’idea, sia per l’ubicazione del PalaCinema», le fa eco il sindaco di Locarno Alain Scherrer. «Il progetto mi ha subito rapito. Ogni opera, prima di essere eseguita, deve essere immaginata, sognata. E chi meglio di un bambino è in grado di sognare? Bambini, i quali cimentandosi nell’arte vivono emozioni che ora anche noi possiamo assaporare». Entusiasta anche la direttrice delle scuole comunali Elena Zaccheo, che parla di un percorso straordinario effettuato dai ragazzi, i quali si sono letteralmente tuffati nelle opere di diversi autori. «Sono stati educati e si sono educati alla bellezza. E questo è un tesoro che non si perde più». La mostra – per la quale sono state create pure diverse storie su Instagram ad esempio con il consigliere di Stato Norman Gobbi o con il dottor Christian Garzoni – è aperta alle scolaresche (prenotazioni a: [email protected]), ma ovviamente anche pubblico.