Vicenda Villa Violetta: "Tutti sapevano"

In Appello il procuratore Arturo Garzoni chiede pene da 12 a 18 mesi per la vendita fraudolenta
Red. Online
16.11.2016 06:22

Locarno - Tutti colpevoli. Ieri pomeriggio il procuratore pubblico Arturo Garzoni ha chiesto la condanna per tutti e cinque gli imputati da lunedì alla sbarra della Corte d'appello a Locarno (presieduta dalla giudice Giovanna Roggero-Will) per la vendita fraudolenta di Villa Violetta, con l'accusa di falsità in atti formati da pubblici ufficiali o funzionari, istigazione e complicità al medesimo reato, falsità in documenti; frode fiscale, complicità in amministrazione infedele e conseguimento fraudolento di una falsa attestazione. Considerando l'attenuante del lungo tempo trascorso dai fatti (oltre 11 anni), Garzoni ha chiesto 18 mesi di detenzione per il fiduciario, 14 mesi per l'avvocato (ed ex granconsigliere PPD) Yasar Ravi e altrettanti per il notaio, 13 mesi per l'ex proprietaria del lussuoso immobile di Castagnola e 12 mesi per il facoltoso uomo d'affari britannico che l'acquistò.

Dal canto suo l'avvocatessa Monica Marazzi ha chiesto l'assoluzione totale dell'ex proprietaria della villa. Il dibattimento prosegue oggi con le arringhe degli avvocati Luigi Mattei, Mario Molo, Fulvio Pelli e Tuto Rossi in difesa rispettivamente di Ravi, del notaio, del fiduciario e del facoltoso uomo d'affari britannico.

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