Villa Carmine si mette in marcia

BELLINZONA - Sembra sospesa nell'aria, ma in realtà poggia su innumerevoli pilastrini che la tengono ben ferma al suo posto in attesa del fatidico giorno in cui si metterà in marcia. Ad inizio giugno Villa Carmine sarà traslata di otto metri ed ottanta centimetri verso nord-ovest per far posto a due nuove palazzine che i suoi proprietari le vogliono costruire accanto. Le palazzine sarebbero dovute essere tre, ma ciò avrebbe comportato la demolizione dello storico edificio di via Campo Marzio a Bellinzona. Il Municipio cittadino ha però intimato lo stop alle ruspe, di modo che l'unica soluzione per salvare capra (la villa) e cavoli (due delle tre palazzine) è risultata essere lo spostamento dell'edificio risalente al 1901.
I lavori preparatori sono iniziati un mese fa. Ce ne vorranno altri tre prima di poter dare avvio alla spettacolare traslazione che nel complesso costerà 700.000 franchi. Di spettacolare fino ad ora non è stato fatto nulla, ma definire delicati i lavori preparatori ai quali è stata sottoposta Villa Carmine significa sminuire il lavoro di tecnici ed operai. Lo hanno spiegato ieri sul cantiere Philippe Polledri dell'impresa generale Antonini e Ghidossi che si occupa del progetto, l'architetto Giulio Cereghetti, Rolf Iten, titolare dell'omonima ditta che eseguirà la traslazione e Lorenzo Job, proprietario della villa.
Innanzitutto Villa Carmine è stata «segata» alla base per liberarla dalle fondamenta e nella fessura creata dalla lama sono state inserite delle placche di ferro dello spessore di due millimetri. Dopo di che sono stati posizionati dei pilastrini di ferro sui quali poggiano le circa 1.400 tonnellate di peso dell'edificio. Tutt'intorno al perimetro della villa e sotto i muri portanti è stato costruito un basamento di cemento sul quale nelle prossime settimane verranno posizionate delle putrelle. Fungeranno da binario superiore ancorato alla villa durante la traslazione. Altre putrelle fungeranno da binario inferiore. La villa potrà scivolare lentamente verso la sua nuova collocazione grazie ai tondini dello spessore di 80-90 centimetri posizionati tra i due binari. Per spostarla i martinetti elettrici ci impiegheranno un paio d'ore.
Più impegnativa l'operazione per farla ruotare di cinque gradi che impegnerà i tecnici della ditta Iten per un'intera giornata. Prima di tutto ciò si dovranno però costruire le nuova fondamenta. Una volta che la villa si troverà nella sua posizione definitiva potranno iniziare i lavori di ristrutturazione e quelli di costruzione delle due nuove palazzine.