Magliaso

Villa Magliasina, un nuovo quartiere

Il Municipio pubblica una variante di piano regolatore per permettere di rivalorizzare l’area – Oltre a una zona residenziale è previsto anche un grande parco – L’ex albergo è chiuso da ormai vent’anni e la mobilità si ispira al modello olandese dei woonerf
Per diversi decenni il Villa Magliasina è stato uno dei più apprezzati hotel del Malcantone. © cdt/chiara zocchetti
John Robbiani
25.10.2021 06:00

È un progetto interessante e che potrebbe per davvero valorizzare l’area attorno a Villa Magliasina, creando anche un parco di valenza pubblica con una superficie di almeno 2.000 metri quadrati. È quanto previsto dalla variante di piano regolatore (tecnicamente è un piano di quartiere) in pubblicazione da alcuni giorni a Magliaso. Già nel 2017 i proprietari dei terreni si erano fatti avanti e ora, prese in considerazione le richieste del Municipio, è stato presentato un nuovo progetto elaborato da Planidea. Ne è nato, appunto, il «Swiss Lake Residential Village - Quartiere del parco», che prevede l’organizzazione di nuove costruzioni in cinque lotti con, al centro, un cuore verde e un flusso di collegamenti basato sul modello olandese dei woonerf: gli spazi condivisi tra auto, cicli e pedoni dove il pedone e la bici hanno sempre la precedenza. La proposta, come si può leggere nella documentazione, prevede la convivenza della destinazione residenziale con altre di servizio. Di principio l’intenzione dei promotori è di realizzare un quartiere con residenze destinate ad anziani autosufficienti, affiancate da attività di servizio a cui gli anziani possono far capo in caso di bisogno. Bar, ristorante, farmacia e studi medici. «In ogni caso queste attività non sono a uso esclusivo del quartiere, ma aperte a tutti». L’introduzione di un mix di attività di servizio dunque, creando i presupposti per garantire la vita del quartiere su tutto l’arco della giornata. Il progetto del nuovo quartiere è stato presentato all’Esecutivo nel 2019 e il Municipio ne ha condiviso l’impostazione, ritenendo soddisfatti gli indirizzi e dati i presupposti di interesse pubblico che giustificano l’elaborazione di una variante di PR.

Il piano degli anni ottanta

La variante di piano regolatore è necessaria per adattare la pianificazione esistente, risalente agli anni ottanta, e che prevede il consolidamento dell’offerta alberghiera presente nell’area nei precedenti decenni. Consolidamento che in realtà non si è mai avverato. E infatti (vedi articolo a lato) villa Magliasina è una struttura alberghiera abbandonata da diversi anni, che oggi si presenta in uno stato fatiscente.

Il glorioso passato e rilanci falliti

Villa Magliasina venne fatta costruire nel 1932 dall’industriale tedesco Hans Joseph T. Wessel come residenza di campagna destinata ai giocatori di golf. Il progetto venne affidato all’architetto Fritz A. Breuhaus (1883-1960), architetto all’epoca piuttosto conosciuto in Svizzera e molto attivo in Ticino. La villa è poi stata un apprezzato golf-hotel 4 stelle per decenni. Ampliata all’inizio degli anni 50, la struttura poteva vantare 25 camere ed è rimasta in attività fino ai primi anni Duemila. Da allora l’hotel è abbandonato e oggi le strutture ancora esistenti si presentano in stato fatiscente. Sui fondi che formano il comparto, la cui superficie complessiva ammonta a 15.351 metri quadrati, si riconoscono l’edificio principale dell’hotel, ubicato in posizione centrale, alcuni edifici secondari in posizione marginale e la vasta area verde con alberature ad alto fusto. Nel 2008 si era parlato della possibilità che un imprenditore arabo comprasse la proprietà per trasformarla in un Relais Chateau. Nel 2003 invece i terreni erano stati acquistati dall’Istituto Leonardo da Vinci, che voleva trasformare l’ex albergo in una scuola. Il progetto non aveva però trovato il favore di diversi cittadini, che si erano opposti temendo un aumento del traffico e dei rumori.