Progetto

Villaggio della musica, è «l’ora della verità»

Sobrio: si attende la variante pianificatoria per iniziare i lavori di costruzione della sala concerti studiata dall’architetto Mario Botta per il complesso ideato dall’associazione Ars Dei - Il promotore Mauro Harsch: «Diventeremo un polo culturale tra Milano e Zurigo»
Lo schizzo di Mario Botta.
Red. Bellinzona
14.12.2020 10:34

È «l’ora della verità» per il Villaggio della musica di Sobrio, il progetto ideato dal pianista svizzero Mauro Harsch e coordinato dall’associazione Ars Dei. Sì, perché si attende la modifica del Piano regolatore del Comune di Faido per poter finalmente iniziare i lavori per la costruzione della sala concerti/teatro da 150 posti e 3 milioni di franchi progettata dall’architetto ticinese Mario Botta. Ma non solo. I promotori intendono inoltre ristrutturare l’albergo della frazione del piccolo paese medioleventinese, chiuso da anni, e auspicano la realizzazione di un parcheggio o, ancora meglio, un autosilo interrato per far fronte alla forte affluenza di visitatori-spettatori che si registra da aprile ad ottobre per assistere alle masterclass e alle varie manifestazioni.

«Sono trascorsi 18 mesi dal primo incontro tra l’associazione Ars Dei, il Municipio di Faido e l’architetto Mario Botta. Dopo un primo esame, il Dipartimento del territorio ha dato il suo preavviso, chiedendo alcuni chiarimenti riguardanti l’ubicazione, l’inserimento paesaggistico e la gestione della struttura, lasciando comunque presagire che vi sono buone possibilità per la realizzazione del progetto. In queste settimane sono insorte voci critiche al fine di influenzare le decisioni del Consiglio comunale in fase di votazione sulla variante pianificatoria», rileva il direttore artistico del SobrioFestival e anima del Villaggio della musica Mauro Harsch. Le opere dell’archistar di Mendrisio spesso dividono, non lasciano mai indifferenti.

D’altronde è questo aspetto che l’ha reso un grande nel mondo. C’è dell’altro, però, aggiunge il nostro interlocutore, ovvero le voci di chi si oppone «all’abbattimento di due vecchi edifici (una latteria attualmente adibita a deposito e un’ex autorimessa) che non hanno alcun valore storico e che si trovano in condizioni pessime (il progetto Botta prevede anche l’utilizzo della superficie su cui sorgono gli stabili). Altre obiezioni riguardano lo spostamento dell’area di raccolta rifiuti e del magazzino. Da parte nostra siamo aperti al dialogo e desideriamo risolvere adesso i vari problemi al fine di evitare lungaggini e ricorsi che si ripercuoterebbero su una fondazione che ha unicamente scopi benefici».

Secondo Mauro Harsch si tratta di un’iniziativa unica al mondo: «Non si tratta dell’ennesimo centro dove si organizzano concerti e masterclass, ma di un vero e proprio Villaggio della musica animato da progetti innovativi, che include case d’accoglienza per studenti e docenti, una struttura per i corsi, una sala/teatro, abitazioni per musicisti, una casa per anziani musicisti, un albergo per i visitatori, la Bottega del liutaio, un centro benessere e tanto altro. Come da più parti ribadito, Sobrio è un prototipo che potrebbe essere esportato in altri Paesi, un progetto (in parte già realizzato) che molti ci invidiano».

Il Villaggio, ricordiamo, comprende una cinquantina di case, ciascuna delle quali porta il nome di un compositore. La bellezza del luogo e l’unicità dell’iniziativa attirano un numero sempre crescente di visitatori e di musicisti, tra cui membri dei Berliner Philharmoniker, dell’orchestra del Teatro alla Scala e della Lucerne Festival Orchestra. Senza dimenticare, inoltre, che in luglio si svolge il SobrioFestival. «Tutti concordano nell’affermare che Sobrio possiede i requisiti per diventare un piccolo ma speciale polo culturale a metà strada tra Milano e Zurigo», conclude il direttore. Maggiori informazioni sul sito Internet www.arsdei.org.