Visita di Mike Pompeo: la fedpol è pronta

Cresce l’attesa a Bellinzona per la visita, in programma domenica 2 giugno in mattinata, del segretario di Stato degli Stati Uniti d’America Mike Pompeo il quale si incontrerà al Castelgrande con il consigliere federale Ignazio Cassis (cfr. il CdT di sabato scorso). Sul dispositivo di sicurezza predisposto le bocche restano cucine per ovvi motivi. D’altronde lo stesso programma dettagliato verrà reso noto ai giornalisti accreditati soltanto nella giornata di sabato, con poche ore d’anticipo quindi. Da parte nostra abbiamo contattato l’Ufficio federale di polizia (fedpol), competente in merito alla valutazione della minaccia per le persone protette in virtù del diritto internazionale pubblico. “fedpol stabilisce le misure caso per caso sulla base della valutazione della minaccia elaborata individualmente per ogni visitatore straniero da proteggere. La polizia cantonale responsabile dell’intervento adotta in seguito tali misure. Ancora prima che l’evento abbia inizio, fedpol intrattiene contatti stretti con i Paesi di provenienza così come con le polizie cantonali”, ci ha spiegato la portavoce Lulzana Musliu. Anche le guardie personali (o scorta che dir si voglia) degli ospiti in arrivo dall’estero – in questo caso nientemeno che il numero uno della diplomazia a stelle e strisce – vengono integrate nel dispositivo di sicurezza svizzero: “Tale prassi fa parte ormai delle norme consuetudinarie internazionali. Norme analoghe sono previste ad esempio anche per la protezione dei consiglieri federali durante i loro viaggi all’estero. Per evidenti ragioni di sicurezza non sono fornite informazioni sulle singole misure adottate”.