Sotto la lente

Volata finale per la Greina

Bellinzona: dall’inizio dell’anno la casa anziani privata è gestita in regime transitorio in attesa che la Città decida se integrarla nella propria rete - In febbraio entrerà in carica il capostruttura che affiancherà il direttore del Settore - Interventi anche nelle altre strutture
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
17.01.2023 06:00

Da quasi sei decenni in mani private, la casa anziani Greina di Bellinzona ha un futuro pubblico all’orizzonte attraverso l’integrazione nella rete cittadina assieme agli altri quattro istituti. L’anno iniziato da una ventina di giorni ha già portato una novità ed un’altra arriverà fra un paio di settimane. Nel 2023 il complesso edificato nel 1966 verrà gestito in regime transitorio attraverso un mandato di prestazione. Ciò significa che ci sarà la supervisione del Settore anziani, nella fattispecie del direttore Silvano Morisoli, e si farà capo alla figura di un capostruttura già attivo alla casa anziani di Sementina in qualità di caporeparto (nominato dal Municipio) che, come appreso dal CdT, entrerà in carica in febbraio. Sostituirà in sostanza il direttore Andrea Bordoli che ha lasciato l’incarico a fine 2022 per una nuova sfida professionale.

C’è ottimismo

«Tutto procede per il verso giusto. Con il gruppo di lavoro composto da rappresentanti del Comune, del Cantone e della proprietà ci siamo trovati ancora prima di Natale. La Città sta facendo le sue riflessioni e la speranza è che si possa giungere ad una decisione in primavera», sottolinea Luca Borner, presidente della Società cooperativa costruzioni Bellinzona a capo della casa anziani di via Pizzo di Claro che conta una sessantina di posti letto ed un centinaio di collaboratori. Le prossime saranno dunque settimane decisive per il destino della Greina. La soluzione è vista di buon occhio pure dall’Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio nell’ottica della Pianificazione integrata fino al 2030. I capisaldi sono la continuità della presa a carico degli ospiti e una maggiore funzionalità dei servizi in quanto a qualità ed impiego delle risorse disponibili. Attualmente all’ombra dei castelli vi sono quasi 300 posti letto negli istituti Comunale, Residenza Pedemonte, Circolo del Ticino e Centro Somen (entrambi a Sementina).

Nessun aggravio finanziario

L’eventuale integrazione della Greina nella rete degli istituti cittadini non dovrà comportare un aggravio finanziario. Questo è uno dei punti ribaditi a più riprese dall’Esecutivo. Occorrerà inoltre valutare se conviene procedere all’importante intervento di risanamento della struttura oppure se è meglio, piuttosto, considerare l’opzione di una realizzazione ex novo. Le conclusioni del gruppo di lavoro sono attese in primavera.

Verso il risanamento

Non solo la Greina necessita di un restyling. Ma anche le case anziani Comunale (l’istituto di via Mesolcina in città) e di Sementina. Il Municipio, parallelamente alle trattative per rilevare la struttura privata a nord della Turrita, sta dunque elaborando una pianificazione dettagliata per coordinare gli interventi di risanamento. Lo scopo è duplice: garantire la continuità operativa e limitare i disagi degli ospiti.?

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