Volatili in cerca di un passaggio

L'Associazione per la protezione degli uccelli selvatici è alla ricerca di volontari per fare fronte all'aumento delle richieste di intervento e quindi per il trasporto degli esemplari in difficoltà al centro di cura di Intragna
Rondone comune
Red. Online
25.06.2018 06:05

INTRAGNA - «Siamo alla disperata ricerca di volontari per il trasporto degli uccelli (...). Purtroppo ci troviamo in una situazione drastica, siamo troppo pochi per riuscire a garantire a tutti l'arrivo al nostro centro». È l'appello lanciato online da APUS, l'Associazione per la protezione degli uccelli selvatici (il cui nome è anche ispirato all'appellativo scientifico dei rondoni), che gestisce a Intragna l'unica struttura specializzata in tutta la Svizzera italiana nella cura e nella riabilitazione dei volatili. Centro che opera sotto la vigilanza dell'Ufficio veterinario cantonale.Istituita formalmente nel 2013, ma operativa già dal 2011 come gruppo di lavoro che aveva sede a Losone, APUS è attiva in Ticino e nel Grigioni italiano e conta attualmente 2 collaboratori, affiancati da 3-4 volontari. «Ma per fare fronte all'aumento delle richieste di intervento occorre ulteriore aiuto», spiega al Corriere del Ticino Célia Dias, presidente e coordinatrice del centro di Intragna. «Siamo gli unici specialisti in tutto il cantone a fornire le cure necessarie e ad occuparci della riabilitazione dell'avifauna indigena – continua – e, se prima eravamo poco conosciuti, oggi anche i veterinari e la Protezione animali si rivolgono a noi». Senza il supporto di nuovi volontari, «che ci aiutino con il trasporto degli animali, sarà davvero arduo riuscire a salvare tutti i volatili in difficoltà». Non sempre, infatti, chi segnala un problema ha la possibilità di spostarsi e raggiungere Intragna.

«Già l'anno scorso non eravamo proprio ben messi», osserva la nostra interlocutrice, ricordando il primato di interventi effettuati: «Abbiamo soccorso 1.032 individui». E a soli sei mesi dall'inizio del 2018 APUS ha già aiutato su per giù 800 volatili: «Abbiamo già capito che supereremo di tantissimo il record del 2017», constata Dias ridendo. Nonostante le difficoltà e la mole di lavoro, c'è soddisfazione, perché nel giro di pochi anni APUS ha salvato migliaia di uccelli selvatici, contribuendo al contempo con i progetti promossi e azioni mirate a sensibilizzare la popolazione sulle diverse problematiche che concernono il mondo dell'avifauna indigena.