Zone 30: habemus referendum, ma quante firme nulle

Melius est abundare quam deficere. Meglio abbondare che scarseggiare. Nell’antica Roma non esistevano le zone trenta, ma il detto latino sembra perfetto per commentare la riuscita, a Lugano, del referendum contro l’estensione delle aree a traffico moderato voluta dal Municipio e approvata dal Consiglio comunale, seppur con un decurtamento del budget a disposizione. Riuscita, sì, ma con una percentuale di firme non valide pari al 21,5%.
Solo i nostri
In termini assoluti, il gruppo di promotori guidato da Lega e UDC ha raccolto 4.541 sottoscrizioni e 975 di queste sono state considerate nulle dalle autorità comunali competenti. Il limite minimo di tremila è comunque stato superato e il prossimo 28 settembre i cittadini andranno alle urne. Per i referendisti è l’unica cosa che conta. La percentuale dei nominativi cestinati, comunque, ha stupito anche loro. «Ci aspettavamo un dieci, quindici percento» ammette il capogruppo leghista e copresidente del comitato di «Fermi tutti!» Lukas Bernasconi. «La gente tante volte firma senza rendersi conto che può partecipare solo chi è domiciliato a Lugano» e di nazionalità svizzera. La causa principale dei quasi mille annullamenti, come confermatoci dal segretario comunale Robert Bregy, è stata proprio quella: la partecipazione di persone residenti fuori città o straniere. «Lo si dice... - assicura Bernasconi - ma non sempre il messaggio passa. Per fortuna abbiamo raccolto davvero tante sottoscrizioni. Non è stato facile, anche perché ha piovuto tanto e le bancarelle in piazza, in quei giorni, hanno funzionato poco». Nelle scorse settimane, poi, i promotori hanno lamentato la maggiore difficoltà a raggiungere il limite minimo rispetto ai referendum a livello cantonale, per i quali di firme ne servono settemila.
Meno patemi per stadio e foce
Frugando nei nostri archivi, per gli ultimi due referendum luganesi era andata così: contro la realizzazione del Polo sportivo 5.033 firme consegnate di cui 4.331 valide, mentre contro il progetto di riqualificazione della foce 5.558 firme di cui 4.764 valide. In entrambi i casi, alle urne, aveva prevalso il sì. Ora tocca alle zone trenta, con la campagna che verosimilmente entrerà nel vivo a inizio settembre. Nel frattempo, lunedì 12 maggio, come ha fatto sapere la Città in un comunicato, il decreto di ricevibilità del referendum sarà esposto all’albo comunale.