Lugano

Zone 30: habemus referendum, ma quante firme nulle

Luganesi al voto il 28 settembre sull’estensione delle aree a traffico moderato – La percentuale di sottoscrizioni non valide ha toccato il 21,5%, soprattutto per la partecipazione di persone non domiciliate o straniere – Bernasconi: «Per fortuna ne abbiamo raccolte tante»
©Gabriele Putzu
Giuliano Gasperi
09.05.2025 06:00

Melius est abundare quam deficere. Meglio abbondare che scarseggiare. Nell’antica Roma non esistevano le zone trenta, ma il detto latino sembra perfetto per commentare la riuscita, a Lugano, del referendum contro l’estensione delle aree a traffico moderato voluta dal Municipio e approvata dal Consiglio comunale, seppur con un decurtamento del budget a disposizione. Riuscita, sì, ma con una percentuale di firme non valide pari al 21,5%.

Solo i nostri

In termini assoluti, il gruppo di promotori guidato da Lega e UDC ha raccolto 4.541 sottoscrizioni e 975 di queste sono state considerate nulle dalle autorità comunali competenti. Il limite minimo di tremila è comunque stato superato e il prossimo 28 settembre i cittadini andranno alle urne. Per i referendisti è l’unica cosa che conta. La percentuale dei nominativi cestinati, comunque, ha stupito anche loro. «Ci aspettavamo un dieci, quindici percento» ammette il capogruppo leghista e copresidente del comitato di «Fermi tutti!» Lukas Bernasconi. «La gente tante volte firma senza rendersi conto che può partecipare solo chi è domiciliato a Lugano» e di nazionalità svizzera. La causa principale dei quasi mille annullamenti, come confermatoci dal segretario comunale Robert Bregy, è stata proprio quella: la partecipazione di persone residenti fuori città o straniere. «Lo si dice... - assicura Bernasconi - ma non sempre il messaggio passa. Per fortuna abbiamo raccolto davvero tante sottoscrizioni. Non è stato facile, anche perché ha piovuto tanto e le bancarelle in piazza, in quei giorni, hanno funzionato poco». Nelle scorse settimane, poi, i promotori hanno lamentato la maggiore difficoltà a raggiungere il limite minimo rispetto ai referendum a livello cantonale, per i quali di firme ne servono settemila.

Meno patemi per stadio e foce

Frugando nei nostri archivi, per gli ultimi due referendum luganesi era andata così: contro la realizzazione del Polo sportivo 5.033 firme consegnate di cui 4.331 valide, mentre contro il progetto di riqualificazione della foce 5.558 firme di cui 4.764 valide. In entrambi i casi, alle urne, aveva prevalso il sì. Ora tocca alle zone trenta, con la campagna che verosimilmente entrerà nel vivo a inizio settembre. Nel frattempo, lunedì 12 maggio, come ha fatto sapere la Città in un comunicato, il decreto di ricevibilità del referendum sarà esposto all’albo comunale.

In questo articolo: