Ticket anche a mezzogiorno, in centro monta la protesta

«Il meno che possiamo dire è che questa decisione ci lascia perplessi. Una decisione che di certo non ci aiuta». Sta sollevando critiche tra gli esercenti ed i commercianti di Locarno la scelta compiuta dal Municipio di estendere gli orari durante i quali i parcheggi pubblici cittadini sono a pagamento. Dal prossimo 1. settembre sarà in particolare abolita la gratuità della sosta sulla fascia del mezzogiorno (dalle 12 alle 14), oltre all’anticipo alle 7 del mattino (ora scatta alle 8) dell’orario in cui viene riscossa la tassa di posteggio. «Un atto che va contro la piccola economia locale», commenta Ali Temel Güçbilmez, titolare del ristorante Casa del Popolo in Città Vecchia, secondo il quale andando avanti così a Locarno resteranno solo i grandi gruppi, sia commerciali, sia della ristorazione.
Un ulteriore ostacolo
«Già viviamo un periodo non facile, con negozi e ristoranti costretti a chiudere, ed ora ci troviamo confrontati con questo nuovo problema. Invece di venirci incontro l’autorità cittadina ci crea ulteriori difficoltà», gli fa eco Ketrin Kanalga, proprietaria dell’Albergo Ristorante America in piazza Grande, nonché presidentessa della neocostituita Associazione Gastro & Commercio Locarno. Associazione, quest’ultima, che non ha ancora avuto modo di prendere posizione sulla decisione adottata da Palazzo Marcacci. «Di sicuro – aggiunge Ketrin Kanalga - invieremo una lettera al Municipio cittadino per esprimere il nostro dissenso e per chiedere i motivi alla base dell’abolizione della possibilità di parcheggiare gratuitamente tra le 12 e le 14 negli stalli pubblici». Motivazioni che, a dire il vero, l’Esecutivo cittadino ha già reso note. Nel comunicato stampa diramato la scorsa settimana precisava che con queste modifiche si «mira ad allineare il Comune di Locarno con quanto già avviene da alcuni anni in altre città ticinesi, nonché svizzere. In molte località della Svizzera interna le fasce orarie soggette al pagamento sono addirittura più estese: solo per fare un esempio, Losanna richiede il pagamento del parcheggio tra le 6 e le 20».
Una via di compromesso
Quella scelta, aggiungeva Palazzo Marcacci, è una sorta «di via del compromesso, mettendo sul piatto della bilancia la volontà di allinearsi con le altre maggiori località elvetiche – cosa che, non va nascosto, porterà anche qualche introito in più a favore della cosa pubblica – e quella di non gravare in modo eccessivo sui cittadini e in generale sugli abitanti dell’agglomerato locarnese, che regolarmente frequentano il polo regionale». Non da ultimo, l’estensione degli orari in cui i posteggi pubblici sono a pagamento si inserisce nel filone aperto ormai da qualche anno in favore del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile in generale. Tutte finalità condivisibili, ma l’estensione degli orari di pagamento dei parcheggi pubblici si scontra, come detto, con le esigenze e le aspettative di commercianti ed esercenti.
«Si favoriscono i grandi»
«Sebbene questa decisione adottata dall’ente pubblico non sia da intendere come un’iniziativa contro i piccoli commerci, contribuisce comunque a complicare una situazione che già non è affatto facile», ribadisce Giovanni Caroni, presidente della Società dei commercianti, industriali e artigiani del Locarnese (SCIA). «Una decisione - aggiunge Caroni - che per di più favorisce ancora una volta i grandi centri commerciali che mettono a disposizione gratuitamente i parcheggi per i loro clienti».