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Tim Heed: «La chiave è stata la solidità difensiva»

«Con i gol segnati nei momenti giusti e le parate di Gilles», aggiunge il difensore leventinese dopo il successo ottenuto a Davos
©JUERGEN STAIGER
Fernando Lavezzo
19.02.2025 23:45

Chissà se le strade dell’Ambrì e di Andres Ambühl torneranno a incrociarsi nei playoff, o se quella di stasera è stata l’ultima volta. Nel dubbio, insieme a tre punti forse decisivi nella corsa ai play-in, il team manager biancoblù, Alessandro Benin, è tornato a casa con tre fotografie autografate del futuro pensionato grigionese, promesse in dono ad alcuni tifosi. «È decisamente troppo presto per pensare a un’eventuale sfida con il Davos nei giochi per il titolo», ci dice Tim Heed, autore del 2-0 che ha chiuso la partita. «Di sicuro auguro ad Ambühl di terminare al meglio la sua straordinaria carriera. Nei miei anni in Svizzera, ma anche in Nazionale, ho imparato ad apprezzare l’uomo e il giocatore», aggiunge il difensore svedese. Che poi guarda all’immediato futuro: «Questa vittoria ci consente di avere il destino nelle nostre mani, ma rimango convinto che la corsa per accedere ai play-in sarà una battaglia fino alla fine. Nel weekend ci aspettano due scontri diretti importanti con Ginevra e Bienne, squadre affamate di punti. Dovremo giocare con intensità e solidità per assicurarci un posto nelle prime dieci. Abbiamo certamente buone sensazioni, questo nuovo successo ci dà fiducia, ma il lavoro non è assolutamente finito».

Sforzo collettivo

Intensità e solidità. C’è stato proprio questo, ieri, alla base della vittoria sui gialloblù. L’Ambrì Piotta ha interpretato al meglio la partita, giocando con la necessaria pazienza e concedendo poco o nulla ai padroni di casa. Decisamente più ghiotte le occasioni create dai leventinesi, che hanno colpito a metà partita con una deviazione di Landry e nelle prime fasi del terzo tempo con un assolo in superiorità numerica di Heed. Il resto lo hanno fatto le parate di un grande Senn e il box-play. «Non credo che la nostra sia stata una gara perfetta, ma tante cose hanno funzionato bene, a cominciare dagli special team», afferma Tim. «La solidità difensiva è stata la chiave, insieme ai gol segnati nei momenti giusti e alle parate di Gilles. È stato un grande sforzo collettivo e mi piace sottolineare il gran numero di tiri bloccati». Heed ha ragione: ben 22, contro i 10 del Davos.

Botta per Heim

L’unica nota stonata, in casa leventinese, è l’infortunio occorso ad André Heim nel periodo centrale in uno scontro con il compagno Wüthrich. Una botta alla coscia che rischia di tenerlo fuori venerdì. Il Davos, intanto, ha annunciato che la stagione di Enzo Corvi, operato alla parte alta del corpo, è già finita. Lui, con Ambühl, non giocherà più di sicuro.

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