Tra i morti di Nizza anche una ticinese

È deceduta Linda Casanova, 54 anni domiciliata ad Agno, che si trovava in Costa Azzurra in ferie - Il marito Gilles è stato sbalzato via ma si è salvato - La vittima era ispettrice doganale al Vedeggio
Andrea Colandrea
15.07.2016 09:29

NIZZA - C'è una vittima ticinese nella strage di ieri sera che ha insanguinato il lungomare di Nizza. Si tratta di Linda Casanova, 54 anni, domiciliata ad Agno, che si trovava in vacanze sulla Costa Azzurra con il marito Gilles, di cittadinanza francese. La donna è stata investita dal camion che è finito ad alta velocità tra le persone, uccidendone 84 e ferendone altre 188, anche se si teme che il bilancio possa aggravarsi.

La notizia, anticipata questa mattina da Radio3i, ha trovato conferma dal DFAE, che parla di una vittima di sesso femminile di nazionalità svizzera. Secondo quanto noto ai colleghi di Radio3i e confermato anche al "Corriere del Ticino", la persona che ha perso la vita è la sorella del segretario comunale di Caslano Ivano Casanova, che svolgeva la professione di ispettrice doganale al Vedeggio. 

È lo stesso funzionario del Comune malcantonese a fornirci telefonicamente alcuni dettagli sull'accaduto, evidentemente molto scosso dal lutto che lo ha colpito. "Mia sorella si trovava in vacanze in Costa Azzurra con il marito Gilles, di nazionalità francese, e sarebbe dovuta rientrare in Ticino domani. Linda è stata colpita in pieno dal camion, che l'ha uccisa sul colpo, mentre suo marito, che mi ha telefonato e mi ha raccontato l'accaduto, è stato sbalzato via". L'uomo non avrebbe subito ferite.

"Nelle prossime ore - ci spiega Casanova - mi recherò con la mia famiglia a Nizza, in attesa che siano completate le procedure per il rientro della salma di Linda. Abbiamo già preso i primi contatti". Sulla vita della sorella, Ivano Casanova, ci spiega che la donna era "domiciliata ad Agno da quando si era sposata, da più di un decennio". Avrebbe compiuto 55 anni il 20 agosto. Un terrorista l'ha portata via in una terribile notte d'estate dopo l'ennesima follia omicida. 

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