Spazio

Tra i nuovi astronauti anche uno svizzero

Marco Sieber, 33 anni, è stato selezionato tra 22.500 aspiranti e si addestrerà a partire dalla primavera dell'anno prossimo per le future missioni della Stazione spaziale internazionale (ISS)
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Ats
23.11.2022 20:57

L'Agenzia spaziale europea (ESA) ha comunicato oggi i sui nuovi astronauti di carriera. Tra i prescelti anche lo svizzero Marco Sieber.

L'elvetico è stato selezionato tra 22.500 aspiranti e si addestrerà a partire dalla primavera dell'anno prossimo per le future missioni della Stazione spaziale internazionale (ISS). La formazione durerà 12 mesi.

Marco Sieber, 33 anni, ha conseguito la maturità nel 2007 a Burgdorf (BE) e due anni più tardi ha prestato servizio militare in qualità di paracadutista. Nel 2015 ha terminato gli studi in medicina all'Università di Berna per poi consegnare la tesi di dottorato sulla chirurgia robotica.

Nel 2018 ha prestato servizio come medico per la KFOR Swisscoy in Kosovo e l'anno successivo è stato assistente in medicina d'urgenza presso l'Inselspital di Berna. Tra il 2019 e il 2021 ha lavorato ad Interlaken (BE) come medico assistente in anestesia mentre da un anno ricopre la funzione di medico assistente in urologia presso il Centro ospedaliero di Bienne (BE).

Secondo i dati dell'Esa, Sieber è inoltro in possesso di una licenza di pilota privato. Nel tempo libero il futuro astronauta pratica paracadutismo, parapendio, immersione, kitesurf e sci escursionismo.

«È incredibile», ha dichiarato Sieber ai microfoni della rubrica Forum della tv romanda RTS. «L'intero processo di selezione è stato difficile», ha aggiunto, con lunghi periodi di attesa e incertezza.

Il bernese ha quindi tutte le carte in regola per succedere un giorno al pilota militare e astrofisico Claude Nicollier, l'unico svizzero ad essere andato nello spazio, dove ha trascorso più di mille ore in quattro voli con lo Space Shuttle della NASA.

Oltre a Marco Sieber, l'Esa ha selezionato altri cinque astronauti, di cui uno con disabilità: Sophie Adenot (Francia), Pablo Álvarez Fernández (Spagna), Rosemary Coogan (Gran Bretagna) e Raphaël Liégeois (Belgio). Il primo parastronauta è invece John McFall (Gran Bretagna). «Spero di poter essere di ispirazione per altri», ha detto. «Voglio dimostrare che la scienza e lo spazio sono per tutti».

Il sostegno svizzero

La segretaria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione Martina Hirayama ha partecipato al Consiglio ministeriale dell'Agenzia spaziale europea (ESA), che si è svolto ieri e oggi a Parigi. In questo ambito la Svizzera si è impegnata a contribuire a tutti i programmi dell'ESA con un budget di oltre 600 milioni di franchi.

Nel suo intervento, Hirayama ha ricordato che la Confederazione è da molto tempo un partner affidabile, che contribuisce al finanziamento dei programmi spaziali europei. Berna sostiene inoltre le ambizioni dell'ESA promuovendo l'innovazione in settori chiave come quello dei vettori di lancio, della comunicazione commerciale, della sicurezza e della navigazione, indica una nota odierna della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI).

In generale, le risoluzioni adottate dai ministri sostengono l'obiettivo di un'Europa spaziale inclusiva con benefici per tutti gli Stati membri, affiancata da un'ESA indipendente e rafforzata. I programmi sull'osservazione terrestre, le scienze spaziali, la navigazione, il trasporto spaziale e le telecomunicazioni contribuiscono alle politiche settoriali dei vari Paesi e svolgono un ruolo cruciale per quanto riguarda l'accesso ai dati e ai servizi che forniscono, precisa ancora la SEFRI.

In base ai contributi stanziati in occasione degli incontri ministeriali, la Svizzera beneficia di contratti per progetti scientifici e industriali. Inoltre, è importante che la Confederazione riesca a cogliere le opportunità di leadership all'interno dei differenti programmi.

Durante l'incontro la Svizzera ha sostenuto diversi programmi che spaziano dall'osservazione terrestre alle nuove tecnologie di telecomunicazione fino all'esplorazione e ai vettori di lancio. In particolare, portando avanti l'impegno elvetico nel settore del trasporto spaziale, segnatamente per il vettore Ariane 6, e in quello della sicurezza spaziale mediante ADRIOS e la missione Clearspace-1, sarà possibile continuare a potenziare il know-how svizzero.

Infine, durante l'incontro la Confederazione ha stretto accordi con Francia e Regno Unito per quanto riguarda alcune cooperazioni tematiche e tecnologiche specifiche, come i progetti THEMIS (trasporto spaziale riutilizzabile) e TRUTHS (calibrazione dei dati di osservazione della Terra).